[didascalia fornitore=”Ansa”]Ansa – Al Bano a Torino nel 2016 per presentare il nuovo concerto[/didascalia]
In una situazione politica mondiale abbastanza complessa si inserisce anche Al Bano Carrisi che ha deciso di scrivere una lettera a Kim Jong-un, dittatore nord coreano che negli ultimi tempi è finito nell’occhio del ciclone per il lancio di missili nel suo programma nucleare. Dopo il tentativo fallito del senatore abruzzese Antonio Razzi, dunque, a ripristinare la pace nel mondo ci pensa il cantante di Cellino San Marco.
Con una lettera pubblicata dal settimanale Oggi, Al Bano Carrisi invita Kim Jong-un a non ripercorrere le orme dei crudeli dittatori del passato come Adolf Hitler, Saddam Hussein o Muammar Gheddafi, ma di trasformarsi in un Imperatore del Bene utilizzando i soldi impiegati per i missili per la gente che soffre. In cambio Al Bano offrirebbe alla Corea del Nord un suo spettacolo musicale: che possa essere il baratto proposto dal cantante la soluzione ai conflitti politici degli ultimi tempi?
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‘Carissimo Presidente Kim Jong-un, mi chiamo Al Bano Carrisi, sono un artista popolare italiano e ho qualcosa da dirle’ – inizia così la lettera dell’interprete di Felicità al dittatore della Corea del Nord.
‘Le immagini che arrivano dal suo Paese la mostrano come un leader molto amato dalla sua gente. Non so quanto questo amore sia sincero’ – fa notare, però, Al Bano che prosegue – ‘Ma so che con il resto dell’umanità lei qualche problema ce l’ha, dopo il lancio dei missili del suo programma nucleare’.
La proposta di Al Bano, dunque, è che i soldi spesi per i missili nucleari vengano utilizzati per la gente che ne ha realmente bisogno e, in questo modo, il ruolo del dittatore si trasformerebbe radicalmente e verrebbe visto con occhi diversi dal suo popolo e dal resto del mondo.
‘I libri di storia sono pieni delle gesta di dittatori come Adolf Hitler, Benito Mussolini, Saddam Hussein, Muammar Gheddafi. Uomini che avevano il mondo in mano e che invece hanno deciso di far scoppiare il mondo nelle loro mani’: per quale motivo, dunque, Kim Jong-un dovrebbe avere lo stesso destino?
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Al Bano conclude, quindi, proponendo uno scambio (equo) al dittatore Kim Jong-un: ‘Abbandoni se può i suoi spaventosi progetti di provocazione della guerra e le posso assicurare che per me e molti altri colleghi artisti sarà un piacere venire nel suo Paese a cantare per lei, per celebrarla come promotore di una nuova era di pace’.
L’iniziativa del cantante di Cellino San Marco è stata particolarmente apprezzata anche da Antonio Razzi, senatore che qualche tempo fa si era proposto – con scarsi risultati – come intermediario tra l’Italia e la Corea del Nord.
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‘Dico ad Al Bano: sarebbe per me un onore portarti in Corea del Nord, a Pyongyang, per un concerto in favore della pace’ – ha dichiarato il politico abruzzese a Il Tempo – ‘E sono sicuro che Kim Jong-un apprezzerà le tue canzoni’.
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