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Il cinema è la soluzione perfetta per trascorrere un pomeriggio diverso con i propri bambini e per insegnar loro che ci sono tante vite da vivere attraverso i racconti più disparati e tante emozioni da provare attraverso i protagonisti del film. Ecco perché il mio consiglio di oggi è quello di portare i vostri figli al cinema, per dedicare loro del tempo prezioso e ritrovarsi in una passione. Quella verso il grande schermo appunto.
Ho sempre amato il cinema fin da quando ero ragazzina. Prima in oratorio con la chiesa, poi grazie alla scuola sono riuscita a coltivare questa passione che man mano è diventata sempre più grande. Il mercoledì universitario a Roma era andare al cinema con gli amici, uscire presto dai corsi e passare a prendere i biglietti dello spettacolo serale altrimenti poi non c’era posto in sala. Il corso di Teoria e tecniche del linguaggio cinematografico era il mio preferito: grazie al Prof. Sergio Brancato ho visto praticamente tutti i film d’autore che hanno caratterizzato il ‘900, da Jules e Jim a Blow Up passando per Tempi Moderni. Insomma il cinema è sempre stato per me ricerca, scoperta, divertimento. Un mondo tutto da vivere e che non vedevo l’ora di trasmettere a mia figlia.
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Era già da un po’ che Azzurra mi chiedeva di andare al cinema ma ho aspettato che lei fosse ‘grande abbastanza’ per assaporare l’emozione che si vive quando si entra nella sala affollata, si spengono le luci e inizia la proiezione. E ad oggi posso dire di aver fatto bene, perché il primo film che abbiamo visto l’ha rapita alquanto e appena uscite dalla sala mi ha chiesto di vederne un altro. Per la scelta della pellicola sono andata sul sicuro, ovvero ho deciso di affidarmi al primo amore del grande schermo, ovvero quel genio di Walt Disney. Contrariamente a quanto si possa pensare no, non era un film solo d’animazione ma in tecnica mista, dove erano appunto presenti cartoni animati e attori in carne e ossa.
Ritorno al bosco dei 100 acri, questo il nome del film, racconta la storia di Christopher Robin, diventato ormai grande, che torna da Winnie The Pooh e i suoi amici per recuperare un po’ del suo io bambino e della sua immaginazione persa a causa dell’età adulta. La pellicola è molto carina ed è adatta anche a bambini di età inferiore ai 5 anni. Quello che consiglio di fare quando si va al cinema con un bambino è di non limitarlo troppo: la sala sarà piena di altri bambini che giocano, mangiano, si muovono sulle sedie, si arrampicano e fanno domande ad alta voce. Gli adulti che accompagnano i bambini in una sala piena di minorenni saranno sicuramente più comprensivi di un’altra riservata a un pubblico adulto. Ecco perché vi invito a lasciarli liberi di agire, pensare e farsi trascinare dall’immaginazione e a farvi tempestare di millemila domande, perché ne saranno davvero tante, ma tutte brillanti, buffe e divertenti, che solo dalla mente di un bambino possono venir fuori. Lasciatevi incantare dai loro occhi spalancati e ritornate curiosi, emozionati e bambini grazie a loro.
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