Autunno caldo per la Sanità, con i sindacati che promettono mobilitazione: mancano 4 miliardi nel settore.
Si prospetta un autunno caldo in vista delle contrattazioni con i sindacati. Sul tavolo delle discussioni il rinnovo dei contratti dei medici, ma anche il payback sui dispositivi, le nomine dei vertici agli enti pubblici vigilati, la polemica sulle case di comunità che avrebbero dovuto fare parte del Pnrr. Secondo le associazioni mancano 4 miliardi alla Sanità.
Autunno caldo per la Sanità, i sindacati promettono mobilitazione: “Mancano 4 miliardi”
Riprendono le trattative all’Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche. I medici sarebbero sul piede di guerra, con la mobilitazione pronta in caso di risposte negative. Si tratterà sul payback sui dispositivi, sulle nomine dei vertici, le case di comunità.
I sindacati all’Aran discutono del contratto della dirigenza medica 19-21, ma i nodi risiedono ancora nell’orario di lavoro e nei fondi per i contratti. Mancano dei fondi, manca il personale, e i contratti non soddisfano le richieste. Il servizio sanitario, per sopravvivere, secondo Pierino di Silverio ha bisogno di 4 miliardi in più. Sono 2,7 i miliardi da investire per il rinnovo dei contratti di medici e veterinari per gli anni 2022-2024. Poi secondo il segretario dell’Anaao Assomed servirebbero altri fondi. La richiesta era già arrivata dalle Regioni al ministro della Salute, sugli stessi temi. La percentuale della spesa sanitaria pubblica andrebbe aumentata dunque dell’1,5%.
Il segretario nazionale della Fp Cgil con delega alla sanità ha fatto notare come il def del governo degli scorsi mesi programma di portare la spesa pubblica a livelli inferiori di quella pre pandemia, mentre però crescono sia il costo della vita, sia le rinunce alle cure. Bisogna dunque investire sulla sanità pubblica secondo Michele Vannini, con il governo che dovrà trovare un modo per rovesciare le scelte di disinvestire.
C’è anche da fare fronte alla nomina in successione di Silvio Brusaferro. La presidenza dell’iss è ancora vacante, ma l’incarico scade l’11 settembre. L’agenzia italiana del farmaco intanto come l’Istituto superiore della sanità attende il suo direttore, dopo Anna Rosa Marra che era stata nominata da Schillaci, anche se il decreto non è stato ancora approvato, quello sulle modalità di nomina.
Commissioni parlamentari: i temi per la ripresa dei lavori
I sindacati vorrebbero ottenere e chiudere le trattative ancora prima della sessione di Bilancio. Franco Zaffin di FdI intanto proseguire con l’esame per il decreto legge per la commissione d’inchiesta riguardante il periodo dell’emergenza Covid, che ha fatto molto discutere. La Camera però ha dato il via libera al ddl di Zaffin.
La commissione parlamentare con Ugo Cappellacci di Forza Italia al comando poi riprenderà a lavorare sull’istituzione dello psicologo di base. Ma anche sulla prevenzione sulle malattie sessualmente trasmissibili, poi le commissioni dovranno decidere sull’attuazione del Pnrr e sui 15 miliardi da destinare alla Missione Salute. Si punterà sulla telemedicina e sui nuovi macchinari per le diagnosi, poi ci sarà da risolvere la grana case di comunità, ma prima ancora quella delle assunzioni visto che le case non potrebbero funzionare senza infermieri e medici di famiglia.
Altro tema è quello dei payback sui dispositivi medici, con la scadenza della proroga al 30 ottobre. Confindustria Dispositivi medici, tramite una nota, ha fatto sapere di sperare che si troveranno nella manovra finanziaria alcune risorse da destinare. Si parla di circa 1 miliardo, anche se pare difficile in questo momento con il governo impegnato a risparmiare su tutti i fronti.