A partire da oggi 5 giugno 2023 ha inizio in Portogallo la settimana lavorativa di quattro giorni. Nessuna diminuzione salariale, ma la partecipazione è stata poca finora.
Oggi segna il lancio ufficiale dell’esperimento pilota per la settimana lavorativa di quattro giorni in Portogallo.
Questo progetto è intrapreso da un collettivo di 39 aziende private, alcune delle quali hanno già avviato la riduzione oraria nei mesi scorsi, ma stanno ora ricevendo ulteriore supporto da un team ministeriale ad hoc.
Altre aziende hanno la possibilità di aderire all’iniziativa nel tempo, fino alla fine di novembre, quando sarà completata e valutata la fase di sperimentazione.
L’obiettivo principale della valutazione sarà analizzare l’impatto della settimana lavorativa di quattro giorni sulla produttività e sul benessere dei dipendenti e delle loro famiglie.
Alcune delle suddette aziende hanno già attuato la riduzione oraria negli ultimi tempi; tuttavia, ora riceveranno ulteriore sostegno da un team ministeriale dedicato a questa causa.
Altre aziende hanno la possibilità di aderire all’iniziativa nei prossimi mesi, fino a novembre, che segna la fine dell’esperimento.
La partecipazione a questo progetto non comporta una diminuzione dello stipendio o un aumento dell’orario di lavoro nei restanti giorni della settimana. Sebbene non fosse privo di inconvenienti, erano meno significativi del previsto.
La proposta originaria proponeva l’impegno di quarantasei organizzazioni e una forza lavoro di ventimila individui.
Tuttavia, il piano attuale coinvolge solo mille dipendenti. Il Portogallo è stato tra i primi paesi europei ad attuare l’idea di una settimana lavorativa ridotta, avviata dall’amministrazione sotto António Guterres nel 1999.
Questo programma è rimasto in vigore per quasi quindici anni e ha comportato una riduzione dello stipendio del 20%. L’attuale pubblica amministrazione, tuttavia, ha scelto di astenersi temporaneamente da tale programma.
Non vi è alcun costo associato alla partecipazione al progetto e non comporta alcuna diminuzione dello stipendio o aumento dell’orario di lavoro nei giorni feriali.
Il numero dei partecipanti è stato notevolmente inferiore al previsto, con solo un migliaio di lavoratori che hanno aderito in contrasto con la proposta originaria che mirava a coinvolgere 46 aziende e 20.000 dipendenti.
La pubblica amministrazione non è attualmente coinvolta, anche se il governo di António Guterres aveva precedentemente implementato un progetto di settimana lavorativa breve nella PA già nel 1999.
Questo progetto è stato uno dei primi del suo genere in Europa ed è rimasto in vigore per circa 15 anni, anche se ha richiesto una riduzione del 20% dei salari.
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