Sgombero dell’ex hotel Astor: se ne stanno occupando le forze dell’ordine di Firenze, per cercare la bimba scomparsa ormai da una settimana.
Sul posto sono arrivati i Carabinieri, la Polizia, la polizia municipale, la Guardia di Finanza.
L’arrivo delle forze dell’ordine è volto a controllare tutta la zona, passarla a setaccio bene, nella speranza di poter trovare la bimba scomparsa o tracce che possono in qualche modo condurre a lei.
Ad essere sottoposta a controlli è la zona in cui si affaccia l’hotel e tutta la parte laterale ovvero via Boccherini che nel corso delle ultime ore sono state completamente bloccate al traffico per facilitare le operazioni.
Ricordiamo che nel mese di settembre il palazzo è stato occupato da famiglie di origine rumena e peruviana. Oggi è stato dato il via alle operazioni di sgombero per cui tutte le famiglie che si trovavano lì da mesi, hanno dovuto lasciare la struttura definitivamente.
I carabinieri ieri sono riusciti a convincere due persone a testimoniare sul caso di Mia Kataleya Alvarez Chicillo. Intanto nelle prime ore della mattina odierna, i primi occupanti sono stati accompagnati fuori dalla struttura direttamente dalla Polizia. Si tratta di due donne, un uomo e un bambino di origine sudamericana. Le operazioni, all’esterno si sono svolte nella tranquillità, senza problemi e disagi o disordini di alcun genere.
Lo sgombero è coordinato dalla questura presente sul posto rappresentata dal dirigente e dal personale della Digos. Sono arrivati anche i vigili del fuoco, entrati nella struttura in questione con l’attrezzatura adatta ad aprire le porte eventualmente chiuse. Adesso della sistemazione delle famiglie costrette ad abbandonare lo stabile, si occuperanno i servizi sociali del Comune di Firenze.
La procura di Firenze ha fatto sapere che dentro la struttura vivevano numerosi nuclei familiari che nel breve tempo saranno spostati in altre strutture abitative. Nella serata di ieri intanto una terza persona è stata accompagnata in procura e interrogata. Probabilmente si tratta di una persona non coinvolta nella sparizione della bimba ma per forza di cose informata sui fatti.
Si sono adoperati anche i Ros del reparto crimini violenti, è stato ispezionato un garage abbandonato e occupato, che in precedenza è stato usato anche per la droga. Una delle due donne che sono state ascoltate ieri ha parlato di un nordafricano che molesterebbe a suo dire i bambini e che si aggirerebbe spesso nella struttura. Le forze dell’ordine si sono peraltro rivolte ad un medium, che però non è riuscito a fornire grosse informazioni.
Infine un detective ingaggiato dalla famiglia ha raccontato che alla madre di Kataleya, è arrivata una telefonata in cui si sentiva benissimo un bambino o una bambina piangere. Oggi comunque è passata una settimana dal giorno della scomparsa di Kataleya. La zona è stata sottoposta tutta a controlli, ma ciò che inquieta è che nessuna delle telecamere attive ha inquadrato la bambina fuori dall’hotel Astor. Si continua ad indagare nella speranza di ritrovarla al più presto in salute.
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