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Angela racconta Pompei ‘la più viva delle città morte’ e lo fa il sabato sera su Rai 1 e vince. Il divulgatore ha festeggiato sui social il successo di ‘Stanotte a Pompei’. Il programma di Rai 1 andato in onda lo scorso 22 settembre ha attirato davanti alla tv 4.233.000 spettatori pari al 24.3% di share. Una scommessa del servizio pubblico che ha dato i suoi frutti, dall’altra parte della rete il concerto di Laura Pausini al Circo Massimo che ha registrato l’8% di share. Alberto
La luna illumina una Pompei notturna, sullo sfondo scuro ma ben visibile il minaccioso Vesuvio, un’immagine pittoresca: un vero e proprio quadro in cui si aggira una guida di eccezione tra le rovine di quel che resta della città distrutta nel 79 d.C. Così ha inizio ‘Stanotte a Pompei’ con Alberto Angela. Il divulgatore scientifico ci ha regalato un viaggio notturno e un salto indietro nel tempo per scoprire una Pompei viva, nella sua ultima sera: una città in crisi per la mancanza d’acqua e per i continui terremoti e ignara di quel che sarebbe poi accaduto.
‘La cultura ha vinto’, così ha esultato Alberto Angela sui social dopo aver portato a casa un altro successo. Il divulgatore scientifico, con un post Facebook ha ringraziato il pubblico ma soprattutto chi ha creduto in un progetto rischioso.
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‘Abbiamo raggiunto un risultato magnifico considerando tutte le incognite di questa sfida senza precedenti. In effetti, nella storia della Rai, nessun programma di scienza o di cultura era mai andato in onda di sabato in prima serata su Rai Uno, in un periodo così delicato e importante per gli ascolti come l’autunno. L’idea è bella, coraggiosa ma piena di rischi con delle attese molto alte’.
Il divulgatore scientifico non ha nascosto dunque i dubbi e le paure iniziali, ma ha parlato anche dell’impegno e del lavoro profuso nonostante le perplessità e le paure.
‘Non vi nascondo che sentivamo molto la pressione di tutte le incognite. Ma abbiamo lavorato come sempre. Mettendoci la massima cura in tutti i dettagli e il massimo impegno in queste lunghe settimane di lavoro: le immagini che avete visto erano spesso girate in orari ‘impossibili’ tipo le tre e mezzo del mattino e nel freddo intenso, ma non ve ne siete accorti perché tutti avevano sempre un sorriso e la massima concentrazione (e tanti caffè caldi)’.
Una sfida difficilissima che Angela definisce ‘un atterraggio su Marte riuscito’. Ad accompagnare Alberto Angela in questa passeggiata notturna anche Giancarlo Giannini che si è aggirato tra le rovine interpretando Plinio Il Giovane e Marco D’Amore che ha raccontato i lati più oscuri della Pompei viva prima della distruzione.
A vincere, ha ammesso Alberto Angela, non è stato solo il team che ha lavorato con lui o il magnifico sito di Pompei. I veri vincitori sono gli spettatori.
‘Significa che tante persone, in tutto il paese, scelgono la cultura. È un bel messaggio per tutti. Per il servizio pubblico certo, ma un po’ per tutti noi e soprattutto per il futuro di tutti noi…’, ha concluso il divulgatore scientifico.
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