Vi sono novità rispetto al rinomato processo di Alberto Genovese. I pm di Milano hanno chiesto una condanna a 8 anni per l’imprenditore accusato di stupro.
I pm di Milano hanno richiesto, durante il processo abbreviato, una condanna a 8 anni di reclusione, più il pagamento di 80mila euro di multa per l’ex imprenditore milanese Alberto Genovese.
L’uomo è stato accusato di aver stuprato due modelle, una di 18 anni e una di 23, dopo averle rese incoscienti attraverso l’uso di un cocktail di droghe, composto da ketamina e cocaina. Lo stupro della prima vittima sarebbe avvenuto nel 2020 all’interno dell’ attico terrazza dell’imprenditore che affaccia sul Duomo di Milano.
Mentre la 23 enne sarebbe stata violentata in una villa di lusso a Ibiza, in presenza anche dell’allora fidanzata di Genovesi, Sarah Borruso, la quale è accusata di concorso nella violenza. Per la donna i pm hanno chiesto 2 anni di detenzione.
Alberto Genovese, ex imprenditore del web, con un patrimonio abbastanza cospicuo, è accusato di aver drogato e poi stuprato brutalmente due modelle appena maggiorenni.
I dettagli emersi in aula di entrambi i casi hanno fatto accapponare la pelle ai presenti, in quanto le due giovani sarebbero state prima drogate e rese incoscienti per poi essere stuprate per ore e ore, nonostante i chiari segni di dissenso delle vittime.
Durante un interrogatorio in aula, l’imputato Alberto Genovese, accusato di violenza sessuale aggravata, detenzione e cessione di stupefacenti, ha giustificato i suoi atti attribuendo la colpa alla droga e affermando di non controllare più la realtà e dunque di non essere in grado di percepire i segni di dissenso delle vittime.
In ogni caso vi sono prove che accertano palesemente che entrambi gli stupri siano avvenuti e che non ci sono dubbi sul fatto che si trattasse di violenze brutali e disumane.
Infatti nel caso dello stupro della modella di 18 anni, avvenuto nell’attico a Milano, vi sono delle telecamere che evidenziano perfettamente la scena della violenza e lo stato di totale incoscienza della giovane.
Mentre la violenza della 23enne è accertata non solo dalla denuncia della giovane, ma anche dalle accuse di alcuni testimoni presenti nella villa a Ibiza quella sera.
Per i pm, le violenze messe in atto da Genovese devono essere punite con il massimo della pena, in quanto atti disumani e brutali, che non possono essere giustificati con l’abuso di droghe.
I giudici ritengono che Alberto Genovese sia un uomo abituato ad avere tutto e che per questo si sia sentito “in diritto” di abusare delle due giovani, pur andando contro la loro volontà.
Dunque, per l’ex imprenditore è stata richiesta una condanna a 8 anni di detenzione più circa 80mila euro di risarcimento danni. Mentre per l’ex fidanzata Sarah Borruso, è stata richiesta una condanna a 2 anni di reclusione. Quest’ultima era presente durante lo stupro della 23enne a Ibiza.
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