Alberto Menegatti, 30enne campione di windsurf trentino, è stato trovato morto nel letto in un appartamento che aveva affittato in occasione degli allenamenti. A trovare il corpo privo di vita dello sportivo sono stati i suoi compagni di allenamento, che sono andati a cercarlo nell’appartamento dopo che il campione non si era presentato alla sessione quotidiana. Una notizia che ha sconvolto l’ambiente di questo sport e la sua città di origine, Torbole, sul lago di Garda. Non si hanno ancora molte informazioni sulla vicenda e, nell’attesa di saperne di più, si attendono i risultati dell’autopsia sul corpo dell’atleta.
Molto probabilmente l’uomo è morto a causa di un malore. La fidanzata e la famiglia del campione, appresa la notizia, sono partite immediatamente per l’isola di Tenerife. Alberto Menegatti a 18 anni è stato campione europeo e del mondo juniores. E’ stato vicecampione del mondo nel 2013 per quanto riguarda la specialità funboard e in Italia aveva ottenuto cinque titoli.
Secondo il Windsurf Journal, Alberto aveva preso un anno di pausa, anche per riprendersi da alcuni infortuni. Aveva però deciso di ritornare a gareggiare a maggio e da qualche mese si trovava alle Canarie per gli allenamenti.
Le reazioni
Un ricordo è arrivato da Point-7, la squadra di Menegatti, che ha voluto commentare con queste parole: “Il mondo del windsurf ha perso un talento mondiale. L’Italia ha perso uno dei suoi eroi. Sostenevamo Alberto come uno dei bambini della nostra famiglia”. Il team ha voluto ricordare le imprese sportive dell’atleta con queste frasi: “Ci ha fatto piangere con la sua prima vittoria, ci ha fatto sognare, ci ha dato le emozioni che un vero campione sa dare”.
Sulla vicenda è intervenuta anche l’associazione windsurfer professionisti, che ha voluto ricordare con queste parole lo sportivo: “Alberto mancherà tristemente a tutti quelli che l’hanno conosciuto. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e gli amici in questo momento difficile”.