Sembra la proverbiale montagna che partorisce un topolino ma è meglio che niente. Aumentano i fondi per attrezzare la Polizia di Stato con gli strumenti per i controlli su alcool e droga alla guida.
Il 7 aprile è stato firmato il relativo accordo tra diversi dipartimenti ministeriali (sì, nei ministeri le cose funzionano così, non basta telefonarsi). In sintesi, si tratta di un finanziamento di 700.000 euro per acquistare quegli strumenti per rilevare se una persona si trova sotto effetto di alcool o sostanze stupefacenti. Quindi gli agenti delle pattuglie avranno a disposizione un aiuto in più durante i controlli sulle strade. Tuttavia non è che con 700.000 euro si possa fare un gran che.
Con queste nuove attrezzature viene effettuata un’analisi preliminare della saliva, direttamente in strada (il test si chiama screening). In caso di esito positivo, cioè se viene rilevata la presenza nell’organismo di sostanze stupefacenti, i campioni vengono inviati al centro di ricerche di laboratorio e tossicologia forenze della Polizia, a Roma, per un’analisi approfondita che confermerà o meno la positività.
Sono stati anche diffusi i risultati dei servizi di controllo svolti da giugno 2015. Si tratta di 260 posti di controllo, in cui sono stati impiegati 1.630 poliziotti e 349 fra medici e altro personale sanitario della Polizia. Sono stati sottoposti ad alcoltest 14.767 conducenti; su 930 di questi è stato eseguito anche lo screening per gli stupefacenti. 268 di queste persone (il 28%) sono risultate positive ad almeno una delle sostanze vietate; l’80% di queste positività è stato confermato successivamente in laboratorio.