[didascalia fornitore=”Ansa”]Alessandro Cattelan posa per i fotografi durante la presentazione alla stampa di X Factor 2016.[/didascalia]
Nel folle mondo dei social network succede anche questo: Alessandro Cattelan non omaggia Fabrizio Frizzi e viene attaccato da alcuni follower (pochi per fortuna) perché, in quanto uomo di spettacolo, avrebbe dovuto ‘obbligatoriamente’ (non si sa bene in base a cosa) dedicare almeno un tweet o un post al conduttore scomparso. Ovviamente non conta nulla che Cattelan possa aver porto le condoglianze di persona o comunque privatamente (e se non l’ha fatto sono esclusivamente fatti suoi): doveva necessariamente ‘ostentare’, in quest’epoca di pazzi non è mica contemplata l’ipotesi della riservatezza…
Certo che ci sarebbe piaciuto un sacco stare al posto di Alessandro Cattelan quando su Twitter qualcuno gli ha fatto notare di esser stato ‘l’unico a non aver scritto due righe per Frizzi’ ma solo e soltanto per la sua trasmissione. Probabilmente noi avremmo avuto molta meno pazienza del bravo conduttore di E Poi C’è Cattelan, che invece ha risposto col suo proverbiale savoir-faire: ‘Ieri non ho nemmeno scritto del compleanno di mia figlia, che padre degenere. Stupido io a pensare che esistano ancora cose che si possano vivere fuori dai social’. Eh già caro Alessandro, eh già…
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Nelle ore successive Alessandro Cattelan ha incassato la solidarietà della maggioranza dei suoi follower e anche di qualche amico Vip, a cominciare da Selvaggia Lucarelli, un’altra che è stata criticata per non aver scritto nulla sulla morte di Fabrizio Frizzi (con cui peraltro aveva avuto qualche screzio): ‘Tranquillo’, gli ha scritto Selvaggia, ‘A me stanno augurando la morte perché nel 2011 ho fatto una battuta su Frizzi. E perché ‘non ho scritto niente’, ovviamente’.
[npleggi id=”202164″ testo=”Ermal Meta vs. Cattelan e Noemi per l’ironia sulla sua vittoria a Sanremo”]
Questa vicenda ci riporta indietro di circa tre anni, quando fummo testimoni di un episodio analogo e altrettanto inqualificabile capitato alla storica voce dei Matia Bazar, Antonella Ruggiero, che fu attaccata su Facebook da alcuni fan con l’accusa di non aver scritto neanche una parola di cordoglio per l’improvvisa morte del batterista della band Giancarlo Golzi. La Ruggiero, donna molto riservata ed estremamente gelosa della sua privacy, rispose con freddezza agli attacchi ricordando che una persona amica si può commemorare (e, perché no, anche piangere) senza dover necessariamente condividere i propri sentimenti sui social. Parole che andrebbero incise sul bronzo…
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