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Alessandro Gassmann si scaglia contro Emanuele Filiberto di Savoia dopo la frase sui partigiani parassiti pubblicata dal principe sul proprio account Twitter nella giornata del Primo Maggio, e attribuita dopo le polemiche ad un presunto hacker del profilo. L’attore romano, che non nasconde mai le proprie opinioni politiche e civili sui social network, ha twittato nella mattinata del 2 maggio il suo pensiero contro l’erede di casa Savoia.
Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda che ha portato Alessandro Gassmann contro Emanuele Filiberto di Savoia (vale la pena specificare che non è stato solo l’attore romano a denigrare la frase postata, perché in tanti hanno criticato la frase scritta dal principe ereditario). Nella mattina del primo maggio, festa dei lavoratori, Emanuele Filiberto condivide un link dal sito Riscattonazionale che definisce i partigiani ‘parassiti’ e sostiene che le associazioni legate alla Resistenza Italiana costino ai contribuenti 3 milioni di euro, non si capisce per cosa. Apriti cielo: su Twitter infiammano le polemiche contro il post di Emanuele Filiberto di Savoia che prontamente cancella il tweet e si scusa sostenendo di avere avuto il profilo hackerato, mentre rimarca il ruolo della nonna Elena di Savoia accanto ai partigiani durante gli ultimi anni della guerra.
Nella mattina del 2 maggio, di buon’ora, arriva anche il commento illustre di Alessandro Gassmann contro le parole di Emanuele Filiberto, paragonate alle gesta del nonno quando firmò le leggi razziali che sancirono l’alleanza tra l’Italia di Benito Mussolini e la Germania di Adolf Hitler.
Emanuele Filiberto scrive "partigiani parassiti" poi cancella il tweet… Lancia il sasso e nasconde la mano,come il nonno x leggi razziali.
— Alessandro Gassmann (@GassmanGassmann) 2 maggio 2016
In realtà il tweet di Alessandro Gassmann contiene un’imprecisione storica, perché a firmarle non fu il nonno di Emanuele Filiberto, l’ultimo re d’Italia Umberto II in carica dal 9 maggio al 18 giugno 1946, bensì il bisnonno, il re Vittorio Emanuele III, che fu sovrano dell’Italia dal 1900 al 1946, quando abdicò in favore del figlio nell’estremo tentativo di salvare la monarchia morente dopo il secondo conflitto mondiale. Ciò non toglie che fu comunque la stirpe dei Savoia a far promulgare le leggi razziali in Italia e a favorire, con l’approvazione delle proposte di Mussolini, l’entrata in guerra del nostro Paese a fianco della Germania.
Durante la mattinata Alessandro Gassmann ha ritwittato il post di un utente che mostrava l’immagine della bisnonna di Emanuele Filiberto, la regina Elena di Savoia (nata Elena di Montenegro) a braccetto con Hitler in una foto dell’istituto Luce, e un’altra del sito di satira Kotiomkin che sottolinea come, dal il rientro in Italia nel 2002, nessuno degli eredi Savoia abbia ancora rinunciato alla cittadinanza svizzera. Emanuele Filiberto non ha ancora replicato all’attore romano, preferendo limitarsi a tweet generici sulle sue attività pubbliche.