Irrequieta e curiosa, sempre attiva mai noiosa: in una nuova intervista Alessia Marcuzzi svela di non volere il terzo figlio in quanto preferisce concentrarsi su Tommaso e Mia, avuti rispettivamente da Simone Inzaghi e Francesco Facchinetti. Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di qualcosa che possa entusiasmarla sempre più, Alessia Marcuzzi racconta il carattere che da tempo la imprigiona in un vortice pieno di idee… che non la rende serena.
Sebbene Alessia Marcuzzi dica, dunque, no al terzo figlio con il marito Paolo Calabresi, non viene nascosta la frenesia che da sempre la contraddistingue: ‘Ho idee in continuazione, da quando sono piccola’, racconta la simpatica conduttrice in una recente intervista rilasciata al Corriere. ‘Già da bambina avevo una vitalità non normale. Ho iniziato a leggere da sola Topolino, a 3 anni e mezzo’, conclude. Alessia è, però, cresciuta e anche a livello sentimentale è giunta l’ora di mettere alcuni paletti.
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Si cresce anche in amore, soprattutto in amore: Alessia Marcuzzi è ora felicemente sposata con Paolo Calabresi, conosciuto circa vent’anni fa ed ora considerato l’uomo definitivo della sua vita.
‘Ho avuto due figli con due uomini diversi’, racconta la Marcuzzi, ‘ora sono sposata con un altro. Non ho fatto come mamma e papà, che si sono fidanzati a 16 anni e sono ancora insieme: un modello che mi piaceva ma non ho saputo replicare. Non riesco a placarmi’.
La conduttrice ha un bellissimo e forte rapporto con entrambi i figli, con gli ex ma, soprattutto, con le loro nuove compagne, a detta di Alessia molto intelligenti: ‘A volte parlo più volentieri con loro che con i miei ex’.
Nulla rimpiange, ogni azione è stata dettata dalla sua volontà e da ciò che in quel momento sentiva e provava. Non è mai stata con un uomo senza amarlo ma non ha mai smesso di cercare l’entusiasmo: ‘Io sono matta, è dura starmi vicino: per me deve essere sempre tutto wow. Capire che non funziona per forza così è stata una conquista, ma è anche una fatica. Non ti senti quasi mai contenta al 100 per 100. Però ho vissuto intensamente e vedo i miei ragazzi sereni in questa famiglia allargata’.
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Non era una secchiona, tende a precisare Alessia Marcuzzi, ma aveva un talento nell’apprendere, aveva stimoli e regole fondamentali, tramandategli dai genitori, che le hanno permesso di diversificarsi dal resto dei suoi compagni di scuola: ‘Mi hanno messa in una primina e a 16 anni e mezzo ho finito il liceo’, racconta la conduttrice.
Un esempio, il suo, difficile da trasmettere ai proprio figli Tommaso e Mia: a Tommaso ha comprato il telefonino, ma la Marcuzzi ammette di tenerlo sotto controllo tramite GPS.
‘Gli ho installato l’app per vedere dove va: una volta ha saltato scuola e l’ho subito beccato. Mi ha detto: se lo facevi tu non ti scoprivano. Ha ragione. È tutto un lavoro di acceleratore e freno’, scherza.
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