Alessio Boni, nonostante sia single, ha confessato ai giornali la sua volontà di voler adottare un bambino. Il bell’attore italiano, attivo da sempre nel mondo del volontariato e testimonial per diverse associazioni umanitarie del calibro di Save the Children, Unicef e Cesvi, ha aggiunto che se fosse possibile lo adotterebbe anche subito un bimbo, anche se non ha nessuno al suo fianco. Al momento non è l’amore ad assillare i suoi pensieri.
Alessio Boni, attore particolarmente attivo sul piccolo e grande schermo, ma anche a teatro, non ha nessuna intenzione di rimanere da solo per tutta la vita. Nonostante abbia avuto e continui ad avere notevoli soddisfazioni sul lavoro, in lui il desiderio di diventare papà non si è sopito e, sottolinea, prescinde totalmente dal fatto di avere o meno una compagna. Dopo il fidanzamento con Francesca (di cui non ha mai voluto svelare in cognome per questioni di privacy), la tipica ragazza della porta accanto, con la quale si sarebbe dovuto sposare, non ha più avuto relazioni importanti.
Il bell’Alessio ha raccontato le sue confidenze al settimanale Grazia e ha voluto aggiungere una precisazione circa il concetto di persona single: ‘Per single intendo una persona adulta e responsabile’. Fa riferimento a uomini e donne coscienti di cosa significhi realmente avere un figlio, che abbiano una chiara idea delle responsabilità che comporta essere genitore.
Adottare un bambino è un diritto che deve essere garantito a tutti coloro che non possono averne uno proprio. E per ovviare a certe situazioni pericolose, suggerisce di introdurre qualche test psicoattitudinale in più e magari più specifico. Perché di certo l’adozione di un bambino non può essere ridotta a una mera questione di compravendita.
Alessio Boni ha viaggiato molto, non soltanto per il suo lavoro, ma anche per le diverse attività di volontariato. Una volta, mentre era in Malawi, ha raccontato di aver visto bimbi piccoli camminare per 8 miglia a piedi nudi per raggiungere l’unico pozzo d’acqua disponibile. Vivevano con niente, ma avevano la gioia nel cuore.
Ma c’erano anche bambini praticamente abbandonati, di cui nessuno si prendeva cura ed è lì che ha maturato il suo pensiero: ‘Perché si dovrebbe impedire che vengano adottati da chi li può accogliere, amare, crescere?’. Alessio non ne scorge alcuna ragione accettabile e per questo delicato argomento, come per il resto della vita in generale, consiglia di seguire un prezioso monito del Papa: ‘Non creiamo muri, ma ponti’.
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