Questa foto che circola in rete ritrae una fiammante Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio con la livrea dei Carabinieri. No, non è stata acquistata una fornitura. A quanto sembra, anche se conferme ufficiali per il momento non ce ne sono, si tratterebbe di un omaggio del gruppo FCA all’Arma, dopo l’acquisto di una fornitura di 1.500 unità della Giulietta per i vari servizi legati alle funzioni della nostra forza di polizia militare.
La foto è stata scattata a Cassino, dove la Giulia viene prodotta. L’immagine arriva da alfaromeoblog.it e dal profilo Facebook Alfa Romeo Project 952. Un omaggio quindi, da usare essenzialmente per funzioni di rappresentanza o particolari esigenze di trasporto veloce, ad esempio la consegna urgente di organi. La Giulia Quadrifoglio seguirebbe quindi la scia di altre vetture sportive donate dalle case alle forze di polizia. Ad esempio le due Lotus Evora, sempre ai Carabinieri. Oppure, per la Polizia di Stato, la Lamborghini Gallardo e, tanti anni fa, nel 1963, la mitica Ferrari 250 GT/E nera, in dotazione al leggendario maresciallo Armando Spatafora, le cui imprese vennero romanzate in un film, “Poliziotto sprint” del 1977, interpretato da Maurizio Merli.
Per quanto riguarda invece i veicoli per i normali servizi di pattugliamento, recentemente il ministero del Tesoro, responsabile delle forniture per tutta la Pubblica amministrazione, ha acquistato 925 Seat Léon, di cui 475 “pantere” (Polizia) e 450 “gazzelle” (Carabinieri). Sempre per la dotazione della Polizia stradale lo scorso mese sono state consegnate 278 BMW 320d, oltre a 240 moto, sempre della casa tedesca. Due anni fa erano inoltre stati acquistati 168 Suv Fiat Freemont.
Non sappiamo al momento se nei prossimi anni la Giulia tornerà nel parco vetture ufficiale per le pattuglie, come fu per oltre un decennio tra la metà degli anni ’60 e quella degli anni ’70 l’altrettanto leggendaria berlina che portava lo stesso nome. Sarebbe un ritorno ad una lunga tradizione. Tuttavia la priorità va data alle esigenze del servizio pubblico, costi soprattutto. Attendiamo.