L’anarchico Alfredo Cospito, che da quattro mesi si trova in sciopero della fame per protestare contro la detenzione nel carcere Opera di Milano in regime 41 bis, è stato trasferito dopo giorni di degenza ospedaliera, causata dal repentino peggioramento di salute, nuovamente all’interno del penitenziario.
Cospito ha deciso di attuare lo sciopero della fame per protestare contro le dure misure carcerarie alle quali è stato condannato dopo il processo. Le sue condizioni di salute sono peggiorate repentinamente e lo hanno costretto a un ricovero repentino, dato che sostanzialmente stava rischiando la vita a causa della debilitazione generale raggiunta.
A seguito del suo peggioramento di salute si sono verificate proteste anarchiche, che si sono allargate a livello europeo dove gli anarchici hanno mostrato solidarietà nei confronti del detenuto, che riceve il trattamento carcerario di massima sicurezza, con tutte le norme che ruotano appunto attorno al regime di detenzione duro.
Alfredo Cospito ha lasciato dopo diversi giorni di ricovero l’ospedale, dove si trovava ricoverato a seguito del peggioramento sopravvenuto dopo quattro mesi di digiuno che l’anarchico ha deciso di utilizzare come protesta contro il regime 41 bis con il quale è stato condannato e sta quindi scontando la sua condanna. La notizia è stata confermata dall’avvocato di cospito e anche da La Repubblica.
L’attivista si trovava e ricoverato all’ospedale San Paolo di Milano a causa delle sue condizioni di salute, peggiorate repentinamente negli ultimi giorni prima del ricovero e che provenivano da quattro mesi di sciopero della fame.
La scelta di continuare ad adottare con lui il regime carcerario duro ovvero il 41 bis, ha scatenato reazioni da parte di gruppi anarchici che hanno messo a soqquadro le città italiane, ma fatto sentire la loro presenza chiaramente anche in Europa e chiedono a gran voce che venga concesso il carcere ordinario al dall’anarchico Cospito.
A seguito del miglioramento delle condizioni di salute del noto attivista è stato predisposto il suo rientro presso il carcere alle porte di Milano.
Alfredo Cospito è stato trasferito nuovamente presso nel penitenziario di Opera presso il servizio di assistenza integrata.
Per Cospito è stato necessario ricorrere a un ricovero ospedaliero, in quanto la sua salute è andata sempre più deteriorandosi a causa dei quattro mesi di sciopero della fame intrapresi dal detenuto per manifestare contro la detenzione al 41 bis.
Le cure mediche e più che altro riabilitative a cui si è sottoposto hanno dato esito positivo e, pertanto, sono state decise le sue dimissioni.
Venerdì la Cassazione ha respinto il ricorso di Cospito e del suo legale difensore. Pertanto il detenuto è stato riportato in carcere e il regime della sua detenzione è tutt’oggi il 41 bis.
Stando a quanto emerge da alcune fonti del ministero della Giustizia, Cospito è stato riportato nel Sai dell’istituto penitenziario di Opera, dove continuerà a ricevere particolari attenzione riguardo alle sue condizioni di salute e niente verrà sottovalutato è lasciato al caso.
Durante il periodo di ricovero in ospedaleha assunto integratori e mangiato yogurt poi, però, nei giorni scorsi ha ripreso soltanto a bere acqua con zucchero e sale.
Stando a quanto emerge dalle dichiarazioni del suo medico di fiducia le condizioni dico Cospito potrebbero peggiorare in maniera repentina e non fra molto tempo, dato la fragilità fisica in cui si trova attualmente il suo assistito.
Il trasferimento, come sopracitato, è arrivato a seguito per la decisione negativa della Corte di Cassazione, organo supremo della giustizia italiana, che ha respinto il suo ricorso contro il regime 41 bis le ha decretato così il suo scontare la pena al regime carcerario duro.
Cospito ha confermato la sua intenzione di proseguire il suo sciopero della fame come protesta e al personale sanitario che si è occupato di lui durante la degenza in ospedale ha dichiarato, come servizia anche da una ricostruzione fatta da ANSA, di essere convinto di morire presto.
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