Alice Brignoli è stata arrestata in Siria. I carabinieri del Ros hanno arrestato la donna, moglie del militante dell’Isis italiano di origine marocchina, Mohamed Koraichi, indagata per associazione con finalità di terrorismo internazionale.
La donna, ribattezzata “mamma Isis”, era stata localizzata in Siria dal personale del Ros che, dopo essersi recato in quei territori, è riuscito a rintracciare anche i figli minori della donna e a rimpatriare l’intera famiglia in Italia. Il marito, invece, sarebbe morto in Siria.
Le indagini hanno accertato che nel 2015 Alice Brignoli, insieme a suo marito Mohamed Koraichi, cittadino italiano di origine marocchina, e insieme ai tre figli della coppia (tutti minori), avevano lasciato l’Italia alla volta dei territori occupati dall’autoproclamato “Stato Islamico”.
Una volta giunti a destinazione Mohamed Koraichi ha preso parte alle operazioni militari del Califfato, mentre sua moglie ha ricoperto un ruolo attivo nell’istruzione dei suoi figli alla causa del jihad. La misura cautelare è stata emessa dal Gip di Milano su richiesta della direzione distrettuale antiterrorismo.
La storia di Alice Brignoli e Mohamed Koraichi, finiti poi nell’elenco dei foreign fighters italiani, è venuta alla luce nel maggio del 2015 quando la madre della donna ne aveva denunciato la scomparsa.
La coppia aveva portato in Siria i tre figli. ‘Aisha’, così aveva cominciato a farsi chiamare Alice Brignoli dopo la conversione, e suo marito Mohamed, secondo quanto è stato ricostruito, avevano iniziato il loro percorso di radicalizzazione nel 2009, proprio contestualmente alla nascita del loro primo figlio.
La donna ha iniziato a studiare l’arabo e a indossare il velo. Il marito invece si è fatto crescere la barba e capitava sempre più spesso che si facesse vedere in giro con una tunica bianca. Con il passare del tempo i due hanno deciso di troncare definitivamente ogni rapporto con le rispettive famiglie e a maggio del 2015 hanno lasciato il Paese.
Prima tappa del loro viaggio era stata la Turchia, da dove poi i due hanno raggiunto la Siria. Quando la madre della Brignoli si è recata nell’appartamento della figlia a Bulciago, in provincia di Lecco, ha trovato questo messaggio: “Sono partita, non mi cercate, non torno”.
I due erano finiti tra i sei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito di un blitz di Digos e Ros dell’aprile del 2016 che portò all’arresto di 4 persone: Abderrahim Moutaharrik, pugile e campione di muay thai legato all’Isis, che nelle intercettazioni affermava di essere disposto a commettere attentati in Vaticano, la moglie Salma Bencharki, Abderrahmane Khachia e Wafa Koraichi, sorella di Mohamed, il marito della Brignoli.
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