Accrediti, pass, appuntamenti, interviste e tutto sempre di corsa: ecco com’è la giornata tipica dell’inviato al Festival di Sanremo! Se vi aspettavate di sentire frasi del genere ‘stamattina non sapevo cosa fare, sono andata in giro per negozi’, ecco, rimarrete delusi. Perché la vita dell’inviato è molto più frenetica di quanto si possa pensare: corri di qua, corri di là e sai già che mentre fai una cosa te ne stai già perdendo un’altra.
Ebbene sì, il Festival della Canzone Italiana è fatto di gente (cantanti, stylist, truccatori, parrucchieri, conduttori, ma soprattutto giornalisti!) sempre a caccia di notizie, di interviste, di una foto o una battuta. Del resto, a Sanremo tutto fa notizia perché, volenti o nolenti, è un pezzo della nostra storia, della nostra cultura e anche se c’è sempre chi giura e spergiura di non guardare neanche la prima puntata, in realtà i milioni di telespettatori incollati allo schermo sono sempre tanti, prova del fatto che il Festival è la festa nazionalpopolare italiana per antonomasia.
Questa sera quanti di voi saranno incollati al televisore? Parecchi. Quanti di voi lo ammetteranno? Forse pochi. Ma tornando alla dura vita dell’inviato, è giusto rendervi partecipi della mia vita sanremese, per mantenere la promessa che ho fatto all’inizio del mio viaggio.
Il decalogo dell’inviato:
1) Non si dorme
2) Non si mangia o, se proprio sei a digiuno da più di dodici ore, prendi un trancio di focaccia al volo mentre prepari la prossima intervista
3) Si è sempre pronti a fissare, spostare, cancellare e rifissare un’intervista mentre ti sei già accordato per altre interviste e devi fare i salti mortali per non rinunciare a nulla
4) Provi a goderti il panorama, ma in realtà i tuoi occhi sono a caccia di artisti: aspetti solo il momento giusto e tac! ecco la foto (vedi Dear Jack)
5) Devi essere pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza di natura tecnica (internet che non va, batterie improvvisamente scariche, inquadratura impallata)
6) Devi sempre essere vigile: anche quando pranzi o ceni o dormi pensi sempre a cosa devi fare nei prossimi cinque minuti
7) Devi saper correre, si corre sempre: Ariston-Palafiori-Palafiori-Ariston-Ariston-Casino-Casino-Ariston-Ariston-Palafiori
8 ) Devi imparare a incastrare tutto: il Festival è un carro armato, se rallenti ti schiaccia
9) Devi sapere tutto su chiunque: carriera, canzoni, album pubblicati, il nome del gatto e anche quello della vicina di casa; non sono ammessi errori
10) Devi saper coltivare e mantenere lo spirito di squadra: la gioia va condivisa. Sì, perché al di là della stanchezza, delle ore di sonno mancanti e del fiato corto per via delle corse di qua e di là, il Festival ha qualcosa di magico, ringalluzzisce gli animi e aumenta le aspettative.
Se vi state chiedendo perché, ecco le mie risposte: forse perché è una grande festa di paese, forse perché è l’evento che tutti aspettiamo per dodici mesi all’anno o forse semplicemente perché…beh, perché Sanremo è Sanremo!
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