Il suo cadavere è stato trovato carbonizzato all’interno di un’auto a Fossa Concordia in provincia di Modena, ma nessuno sa ancora chi l’ha uccisa e soprattutto perché. La morte di Alice Neri ha sconvolto la sua famiglia.
La famiglia non sa darsi pace: “Stiamo vivendo un incubo” – affermano. Ecco come stanno procedendo le indagini.
Una morte che non ha ancora una spiegazione plausibile, né un movente e né, tantomeno, un assassino. Alice Neri però, è morta lì, in quell’auto carbonizzata a Fossa Concordia, in provincia di Modena. Ha lasciato un marito ed una bambina. La sua stessa famiglia non riesce a darsi pace per quanto è accaduto e afferma di vivere un incubo dal quale non riesce ad uscire.
“Siamo una famiglia unita e tante persone si sono mobilitate per stare con noi sempre” – ha dichiarato il fratello della vittima. In un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Resto del Carlino”, Matteo, il fratello di Alice ha confidato il suo dolore e quello di sua madre.
La giovane Alice è stata trovata morta e carbonizzata all’interno di un’auto la sera dello scorso 18 novembre. Era all’interno del portabagagli dell’auto stessa. All’inizio, non si era ancora riuscita a verificare l’identità del corpo, ma tutte le ipotesi erano cadute su di una donna, che risultava esser scomparsa.
Successivamente, dai rilievi effettuati dalle Forze dell’Ordine intervenute sul posto, si è risaliti che l’auto apparteneva ad una giovane della stessa provincia di Modena. Il marito della donna aveva denunciato la sua scomparsa due giorni prima del ritrovamento dell’auto e del cadavere al suo interno.
Al momento, si attende solo la conferma del Dna che sia lei. Le indagini sono ancora in corso e nessuna pista viene esclusa, neanche quella dell’omicidio e neppure quella del suicidio. L’auto era stata segnalata da un testimone che era stata vista a Fossa Concordia. Da lì, l’intervento delle Forze dell’ordine che hanno dato l’avvio a tutti i rilievi del caso.
L’esame autoptico ha portato, infine, all’identità del cadavere ritrovato: quello della giovane mamma Alice Neri, il cui marito ne aveva denunciato la scomparsa qualche giorno prima.
Il dolore del fratello lo si percepisce dalle sue parole, da come descrive sua sorella che non c’è più, ancora come la “sua bambina” e dove lui, quasi come se fossero ancora piccoli, “era il suo supereroe”. Quando Alice non ha dato più sue notizie, Matteo è stato proprio una delle prime persone ad attivarsi per cercarla.
Lui e il marito della giovane, grazie anche al cellulare e alla localizzazione dello stesso, sono riusciti ad arrivare al posto dove, per l’ultima volta, il cellulare di Alice aveva agganciato. Hanno cercato in quel luogo, in ogni singolo punto, per le campagne della zona, ma nulla, di Alice non c’era traccia alcuna.
Poi la svolta ed il ritrovamento dell’auto con il cadavere all’interno. Ora, come atto dovuto, il marito di Alice risulta esser nel registro degli indagati, insieme ad un altro conoscente della donna. Nonostante tutto, il marito di Alice resta accanto alla loro bambina per proteggerla e salvaguardarla il più possibile.
I tecnici, insieme alle Forze dell’Ordine, stanno esaminando tutte le tracce possibili ritrovate anche nel luogo dove era l’auto di Alice, anche tracce di Dna, per confermare definitivamente che quello è il corpo della giovane scomparsa.
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