L’Alitalia è “stata gestita oggettivamente male” e di conseguenza non devono essere i lavoratori a pagare, questo è quanto precisato dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda che ha pure sottolineato come sia “inaccettabile che una situazione non buona venga riversata sui lavoratori”, ribadendo che: “Non è giusto, lo abbiamo detto con la massima chiarezza”. Serve un piano industriale serio, prima di tutto, e dunque “non esiste” che l’azienda parli di esuberi prima di presentarlo.
Intervistato su Radio2, Calenda ha sottolineato che il governo ha chiesto all’azienda il piano industriale ma non è stato presentato, anzi, la società ha fatto sapere di voler procedere al licenziamento per esubero di diversi lavoratori.
Nonostante l’arrivo di Etihad, la situazione finanziaria di Alitalia non è migliorata. Nelle ultime settimane i soci – in particolare Intesa, Unicredit e la stessa Etihad – stanno provando a siglare l’accordo per il finanziamento a sostegno della nuova parte del piano industriale, ma senza troppo impegno. Il clima è teso e la frattura tra società e dipendenti sembra insanabile: è probabile che alla fine di febbraio sia proclamato uno sciopero.
I sindacati Fit-Cisl
Emiliano Fiorentino, Segretario nazionale della Fit-Cisl, ha commentato così le parole del ministro: “Ci fa piacere che anche il Governo, nella persona del Ministro Calenda la pensi come noi: è da tempo che riportiamo all’attenzione di tutti che le soluzioni ai problemi di questa azienda non possono essere ricercate solamente sul versante lavoro, intervenendo su tagli di personale e sui loro stipendi”.
“Pensare di partire con interventi sui lavoratori ancor prima di avere un piano industriale ‘condiviso e credibile’ – prosegue Fiorentino – è paragonabile a un fantino che si presenta a una gara con la sola sella e senza il cavallo. Per queste incertezze che ancora vertono sulla situazione Alitalia, abbiamo aperto una vertenza a cui devono seguire
necessariamente delle risposte concrete e serie. Non è possibile continuare a lavorare con i ‘forse’ e con i ‘poi si vedrà”.
“Alla terza ristrutturazione in poco meno di 8 anni è imprescindibile che questa trattativa venga seguita con attenzione e portata avanti da Governo, azienda e parti sociali” conclude il sindacalista.
L’argomento è di stretta attualità e per questo nella puntata del 12 gennaio, alle 18.25 su Rai3, a #Cartabianca, si parlerà anche degli ultimi sviluppi del caso Alitalia, oltre che della situazione politica italiana, dai due quesiti referendari sul lavoro ammessi dalla Consulta agli ultimi dati sull’occupazione, dalle prospettive del Pd alla situazione Alitalia. Ospiti in studio di Bianca Berlinguer: Pierluigi Bersani e Sebastiano Barisoni, vicedirettore di Radio24.