All’esame del Consiglio dei Ministri il decreto Sostegni da 32 miliardi

Arriverà oggi, venerdì 19 marzo, il via libera al decreto Sostegni. Una volta sciolti i nodi su cartelle esattoriali e blocco dei licenziamenti, il decreto distribuirà i 32 miliardi di extradeficit, già autorizzati dal Parlamento.

Il decreto Sostegni prende in considerazione 5 macro capitoli

Questo, sarà fatto prendendo in considerazione 5 macro capitoli: aiuti alle attività produttive, sanità e vaccini. Ma anche: enti locali, finanziamenti a scuola, cultura e filiere e pacchetto lavoro. Qui è inoltre compreso il rinnovo dell’indennità per gli stagionali. A loro arriverà, una tantum, un indennizzo di 2400 euro per coprire tre mensilità.

Secondo quanto emerso, gli indennizzi arriveranno in tempi rapidi. In media, ogni attività percepirà 3.700 euro, a partire da subito dopo Pasqua. Gli indennizzi del decreto sostegno faranno così arrivare 11 miliardi nelle casse delle imprese fortemente colpite dalla pandemia da Covid-19 entro la fine di aprile.

Proroga della cassa Covid per tutto il 2021 e cartelle esattoriali sospese fino a fine aprile

Per quanto riguarda il divieto dei licenziamenti, con il decreto Sostegni si dovrebbe attivare la proroga, per tutto il 2021, della cassa Covid. Questa ha un valore di 3,3 miliardi. Inoltre, ci sarà un intervento differenziato per chi ha gli strumenti ordinari e per chi sta aspettando la riforma degli ammortizzatori.

Per quanto riguarda questi ultimi, dopo il tavolo con le parti sociali, sono emerse diverse distanze. Queste riguardano chi vorrebbe un ammortizzatore unico e universale e chi, invece, lo vorrebbe distinto tra i diversi settori.

Per quanto riguarda le cartelle esattoriali, invece, si sarebbe raggiunta un’intesa sullo stop a rate e nuove cartelle fino a fine aprile. Questo servirebbe per poi spalmare l’invito degli atti in due anni al fine di evitare di “inondare” i contribuenti. La discussione, invece, è ancora attiva sulle vecchie cartelle.

Decreto Sostegni: archiviati i codici Ateco, 60 giorni per fare domanda

Sui meccanismi per i ristori alle attività produttive sono, invece, tutti concordi. Saranno infatti archiviati i codici Ateco degli ultimi ristori, con l’aiuto che si rivolge a circa 3 milioni di Pmi, con un giro d’affari fino a 10 milioni. Inoltre, a questi fondi potranno accedere le attività con perdite di almeno il 30%. Infine, il calcolo sull’indennizzo sarà basato sulla media mensile delle perdite tra il 2020 e il 2019.

Le aziende dovranno realizzare un’autocertificazione attraverso la piattaforma messa a punto da Sorgei e i contributi saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate una volta svolti i dovuti controlli. Inoltre, le aziende avranno una “vetrina” della durata di 60 giorni per fare domanda e potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta. Sì andrà così da un minimo di 1000 euro per persone fisiche, che arriva a 2000 per le persone giuridiche, ad un massimo di 150mila euro.

Inoltre, con il decreto Sostegni sarà rinnovato il reddito di emergenza per tre medi e sarà rifinanziato il reddito di cittadinanza.

Sostegni anche al terzo settore e alla sanità

Per quanto riguarda, invece, il terzo settore e i lavoratori fragili, saranno destinati al mondo della cultura altri 400 milioni. Con il decreto Sostegni, infine, fondi anche ai settori più colpiti come: montagna, fiere, catering ed eventi, tutti bloccati a causa della pandemia da Coronavirus.

Nel decreto Sostegni si pensa anche alla sanità, con circa 4 miliardi e mezzo erogati per la campagna vaccinale e supporto alla gestione commissariale.

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