L’appuntamento per la commemorazione per le vittime del terremoto avvenuto all’Aquila nel 2009 era oggi alle ore 17. Peccato che il presidente del Senato, Ignazio La Russa è arrivato con ben 48 minuti di ritardo. Molti presenti si sono dimostrati indignati per tale comportamento.
L’obiettivo era quello di dar vita ad una commemorazione per l’Aquila attraverso una cerimonia simbolica. Il ritardo di La Russa ha “guastato” l’atmosfera. Lo staff del presidente si è giustificato attribuendo la responsabilità del ritardo all’organizzazione dell’evento.
Oggi all’Aquila si è svolta la commemorazione per le vittime del terremoto. L’appuntamento era alle ore 17 e la cerimonia consisteva nello svelare la stele raffigurante il fiore della memoria, progettata dagli studenti dell’Accademia di belle arti.
L’ospite “d’onore” dell’evento era il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Peccato che è arrivato con circa 48 minuti di ritardo alla cerimonia, scatenando l’indignazione di diversi ospiti, i quali sono stati costretti ad aspettarlo per quasi un’ora al gelo nel parco.
Infatti una cittadina al suo arrivo gli ha urlato:
“Non sei degno dei nostri morti”.
La donna è stata immediatamente allontanata. Lo staff del presidente ha affermato che è stata l’organizzazione dell’evento a chiedere al presidente di arrivare in ritardo per questioni organizzative.
Chiaramente visibile anche l’imbarazzo del governatore Marco Marsilio e di altri esponenti istituzionali. I sottosegretari Prisco e Albano, verso le 17:45 hanno deciso di non aspettare oltre, rinunciando alla cerimonia, per recarsi al Duomo dove Meloni avrebbe tenuto un discorso.
“L’Aquila è una città simbolo di resilienza, perché ha saputo rialzarsi. Era doveroso essere qui oggi”.
Ha affermato Giorgia Meloni durante il suo discorso commemorativo.
Il terremoto che si scateno all’Aquila nel 2009 mise in ginocchio l’intera città. Di magnitudo 6.3 distrusse l’intera città, causando ben 309 vittime, circa 1.500 feriti e almeno 100mila sfollati. Un vero e proprio disastro.
Per questo, dopo ben 14 anni oggi si sono svolte le commemorazioni, elogiando la capacità della città e dei suoi abitanti di rialzarsi dopo la tragedia vissuta.
Infatti, una serie di eventi sono stati organizzati, in particolare dal Comitato delle famiglie delle vittime, per rendere omaggio ai defunti. A partire dalla lettura dei nomi delle vittime, passando per la fiaccolata, fino ai 309 scocchi della campana delle Anime Sante in piazza Duomo.
Una giornata colma di emozioni e di dolore, in cui l’unica cosa necessaria era dimostrare il proprio rispetto e la propria solidarietà a tutti coloro che hanno vissuto la tragedia e soprattutto a chi purtroppo non c’è più a causa di quest’ultima.
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