Alla Lavagna debutta su Rai 3 fra le polemiche (e non poteva essere migliore pubblicità). Nella nuova trasmissione della terza rete un personaggio famoso viene intervistato da una classe composta da bambini fra i 9 e i 12 anni. Il primo personaggio ad essere “interrogato alla lavagna” è stato il vicepremier Matteo Salvini, subito accusato di essersi fatto propaganda elettorale sfruttando innocenti bambini.
Un po’ come successe a Renzi nel 2016 quando visitò la scuola Pablo Neruda di Roma
o come successe a Laura Boldrini quando andò all’istituto Sarria-Monti di Napoli.
Ma il punto è anche un altro: Salvini, l’uomo nero (o verde?) accusato dagli elettori di sinistra di essere razzista, fascista, rozzo, bruto e brutale ha espugnato niente meno che la terza rete, sacro tempio radical chic. Basterebbe questo per causare palpitazioni all’elettore medio del PD. Ma c’è di più, molto di più.
Salvini ha diffuso sui suoi profili social una foto che lo raffigura circondato dai bambini. Nella foto, all’estrema destra per chi guarda (ma estrema sinistra per chi stava in posa) si nota un bambino un po’ in disparte, con sguardo mesto e… maglietta rossa!
Il popolo dei social si è sbizzarrito nell’identificare in quel bimbo un piccolo partigiano, un resistente contro la barbarie fascio-leghista e i dibattiti online sono andati avanti per ore.
Finita lì? Ancora no…
Ad alimentare le polemiche ci ha pensato uno dei social media manager di Salvini, tale Luca Morisi, il quale ha identificato scherzosamente nel bimbo in questione niente meno che il nipote di Maurizio Martina, ex segretario reggente del PD. Il tweet di Morisi rispondeva ad un altro messaggio postato da Le migliori frasi di Osho, una delle pagine più umoristiche del panorama social. Ma tanto è bastato a scatenare le polemiche. Il commento non è piaciuto a molti e Morisi è stato travolto da un rigurgito di disprezzo social.
È il nipote di Martina! pic.twitter.com/xBg2o6KhSc
— Luca Morisi (@lumorisi) 12 novembre 2018
Continua?