Nella mattinata di oggi è arrivato l’annuncio da parte del direttore artistico Alberto Barbera. Ecco tutti i sei film italiani in concorso a Venezia 80.
L’annuncio di questa mattina di Alberto Barbera ha tenuto fede alle previsioni della vigilia. Saranno sei i film italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, quasi un record per il numero di pellicole italiane, anche se non assoluto. Era già successo nel 1968, anche se rimane un traguardo molto importante per tutto il movimento cinematografico. Le trame di tutti i film italiani.
L’attesissimo annuncio è arrivato nella mattinata di oggi. È stato Alberto Barbera a comunicare i film in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2023, l’80esima edizione che si terrà dal 30 agosto al 7 settembre, insieme al presidente della Biennale Roberto Cicutto. Un annuncio che va a braccetto con le previsione della vigilia, che davano appunto sei pellicole in gara per il Leone d’Oro.
Quasi un record assoluto, visto che solo una volta erano stati tanti i film italiani in gara alla più importante kermesse cinematografica del nostro Paese, nel 1968 quando a contendersi il premio come miglior film furono Nelo Risi con Diario di una schizofrenica, Gian Vittorio Baldi con Fuoco, Liliana Cavani con Galileo, Carmelo Bene con Nostra Signora dei Turchi, Bernardo Bertolucci con Partner e Teorema di Pier Paolo Pasolini. L’edizione venne vinta in quel caso da Alexander Kulge e il suo Artisti sotto la tenda del circo: perplessi.
Ma andiamo a vedere i sei titoli che parteciperanno quest’anno: si tratta di Comandante di Edoardo De Angelis, Io Capitano di Matteo Garrone, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, Enea di Pietro Castellitto, Lubo di Giorgio Diritti e Adagio di Stefano Sollima. Comandante sarà anche il film d’apertura e verrà trasmessa in prima mondiale all’80esima Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dal 30 agosto al 9 settembre. La pellicola è stata scelta al posto di Challengers di Luca Guadagnino, la quale uscita è slittata all’anno prossimo a causa dello sciopero degli attori di Hollywood.
Dalla vita di una famiglia borghese all’odissea dei migranti per raggiungere l’Europa. E ancora le gesta di un capitano di sommergibile durante la Seconda Guerra mondiale, la rivalsa di una donna con il sogno di fare l’attrice negli anni ’50, il caso dei piccoli jenisch nomadi rapiti per essere “normalizzati” negli anni ’30, fino al poliziesco. Insomma, portate per ogni tipo di palato. Tantissime e differenti le tematiche proposte dai sei candidati italiani al Leone d’Oro dell’80/a Mostra del Cinema di Venezia, progetti ambiziosi, tematiche impegnate. Ma andiamo a vedere nel dettaglio i sei film annunciati oggi dal direttore artistico e dal presidente della Biennale.
Partiamo da Enea di Pietro Castellitto, di cui per la verità si sa ancora ben poco. I dettagli emersi oltre al cast, del quale farà parte anche il regista classe 1991 insieme alla splendida Benedetta Porcaroli, sono veramente miseri. Il film tratterà di un famiglia borghese di Roma, e la Capitale verrà descritta attraverso gli occhi di diverse famiglie problematiche. Una sorta di “grande bruttezza”, come ha detto oggi il direttore artistico Alberto Barbera.
Il tema della Seconda Guerra Mondiale è trattato dall’attesissimo Comandante, di Edoardo De Angelis. Protagonista Perifrancesco Favino nel ruolo di Salvatore Todaro con un impeccabile accento veneto, comandante appunto del sommergibile Cappellini della Regia Marina. Speronamenti, colpi di cannone, nemici armati e corpo a corpo, ma anche dramma, ovviamente. Durante le navigazioni nell’Oceano Atlantico, con il buio degli abissi e della notte che si fondono, una nave mercantile viaggia a luci spente. E’ il Kabalo, una nave belga, che poi si ritrova ad aprire il fuco contro l’equipaggio di Todaro, facendo scatenare improvvisamente una battaglia, dopo attimi di tensione e decisioni cruciali.
Finalmente l’alba porterà sul grande schermo attori del calibro di Willem Defoe, trattando la storia di una giovane donna romana che cerca di inseguire il suo sogno: diventare un’attrice. Nella giornata di oggi è uscito il teaser del film, con una scena di Rebecca Antonaci, protagonista. La giovane cercherà negli studi di Cinecittà un ruolo da comparsa, e anche se stessa. Si tratta di uno dei film più ambiziosi e virtuosi del panorama italiano, quello prodotto dalla Wildside.
La tematica dei piccoli jenisch viene trattata nell’interessantissimo film Lubo, diretto da Giorgio Diritti. Il protagonista Lubo Moser (Franz Rogowski) è uno jenisch, uno zingaro che vive per la famiglia e per il suo carro, ama viaggiare e ama i suoi tre figli, ma c’è aria di inquietudine tra le frontiere europee negli anni ’30, e tira un vento di guerra. Il governo svizzero lo sposta a presidiare i confini, dopo la mobilitazione di tutti i cittadini maschi: sarà costretto a una divisa dopo essere stato strappato dalla sua famiglia.
Io Capitano di Matteo Garrone è la storia di due ragazzi che dal Dakar in Senegal cercano una via per l’Europa. Un’odissea per l’Occidente che costa loro mille fatiche, insidie, tra mare e deserto, per poi imbattersi in tutta l’ipocrisia e le contraddizioni umane.
Con Adagio invece Stefano Sollima prova a chiudere la sua personalissima trilogia su Roma criminale. Dopo Il Soldato e Senza rimorso, il cast per il suo “poliziesco” è di prim’ordine: Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea e Adriano Giannini.
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