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Curiosità

Alla scoperta della Garden Therapy

Arriva la primavera e sbocciano i fiori, la natura si riempie di colori e noi possiamo cimentarci nella Garden Therapy.

Garden Therapy – Nanopress.it

Sono scientificamente provati gli effetti positivi che derivano dalla cura che mettiamo verso le piante e i fiori, per accudirle e far crescere piccole meraviglie nel nostro giardino e se ancora hai dubbi sul perché cimentarti in questa attività, ecco alcuni motivi interessanti.

La Garden Therapy

Chiaramente bisogna avere un minimo di pollice verde per cimentarsi nella Garden Therapy ma se disponiamo di questa caratteristica e un piccolo spazio verde, il gioco è fatto.

L’amore che mettiamo nel far crescere una pianta o nel curare un fiore per farlo sbocciare, ha effetti terapeutici importanti che da sempre gli psicologi evidenziano, identificando la terapia come positiva per le persone con particolari disturbi o handicap ma perché no, alla portata di tutti.

Con il termine si indica appunto un approccio terapeutico che migliora il benessere fisico e mentale del soggetto, il primo perché comunque richiede una serie di manovre e movimenti per curare lo spazio verde, il secondo perché richiede concentrazione e impegno.

Il giardinaggio è accessibile davvero a persone di tutte le età e ne parliamo oggi proprio perché alcuni giorni fa è entrata la primavera e questo sicuramente ci avvicina al mondo dei fiori perché tutt’intorno le nostre città si sono riempite di colori e profumi e se in Giappone questo periodo dell’anno viene festeggiato con festival appositi, perché non farlo anche noi riscoprendo questa attività semplice e benefica?

Dai grandi ai piccini, tutti sono felici di dare il proprio contributo quando si parla di fiori, specialmente se questa attività coinvolge una comunità, ad esempio con un progetto avviato dal Comune oppure con attività scolastiche, in ogni caso sarà un successo specialmente adesso che le ore solari sono di più e c’è voglia di stare all’aperto e divertirsi.

I presupposti ci sono tutti, scopriamo questa divertente attività.

Lo studio

Il giardinaggio stimola la connettività funzionale, attiva le emozioni positive e la consapevolezza a livello cerebrale. Questo è quanto emerge da uno studio cinese condotto di recente dalla National Taiwan University di Taipei.

La ricerca ha l’obiettivo di analizzare le risposte emotive legate all’attività del giardinaggio attraverso la risonanza magnetica funzionale e studiando il cambiamento dell’umore, tutto questo delinea un profilo fisiologico e psicologico di chi si dedica a tale attività.

I ricercatori hanno coinvolto 23 ragazzi poco più che maggiorenni, monitorando i livelli di attività cerebrale prima di iniziare a praticare giardinaggio, poi a distanza di una settimana questi hanno preso parte a un progetto di circa 30 giorni in cui le varie fasi sono state controllate, quindi la preparazione del terreno, la semina, la concimazione, il diserbo e infine la raccolta dei prodotti della terra.

I risultati, pubblicati sulla rivista a tema HortScience, sono stati molto positivi e hanno evidenziato che il cervello viene stimolato, le emozioni diventano positive, c’è più autocontrollo e pensiero creativo ma anche voglia di socializzare, tutto correlato all’attività del giardinaggio, che quindi abbiamo capito essere molto di più di un hobby.

Un bellissimo quadro che ci invoglia ancora di più a prendere in mano gli attrezzi del mestiere e darci da fare, ma in realtà le origini della Garden Therapy affondano le loro radici nel passato.

Le origini

Gli effetti benefici di quella che era conosciuta come Ortoterapia, risalgono al 500 a.C., quando gli antichi persiani utilizzavano i giardini per scopi terapeutici.

Per la valenza ufficiale dal punto di vista scientifico si dovranno aspettare gli studi di Benjamin Rush nel XIX secolo, considerato il fondatore della psichiatria americana. Dopo aver osservato i benefici della Garden Therapy sui pazienti che soffrivano di malattie mentali, ha capito che si trattava di molto di più che un hobby.

Oggi in tutto il mondo viene riconosciuta, a partire proprio dagli Stati Uniti dove è molto diffusa e c’è addirittura un’associazione che indica gli standard per praticarla, l’American Horticultural Therapy Association.

A livello terapeutico curare il giardino aiuta a ripristinare le capacità motorie ed è quindi indicata a chi si muove poco, insegna l’indipendenza e la coordinazione, aiuta a controllarsi, favorisce la socializzazione ma anche la concentrazione.

Un insieme di cose che porteranno alla nascita di bellissimi fiori ma anche di colture di stagione da gustare a tavola.

I benefici dell’ortoterapia

Secondo l’AHTA un giardino terapeutico apporta benefici importanti, anche se in realtà il concetto di Garden Therapy si estende a programmi di educazione ambientale e paesaggistica, nonché progetti di sostegno organizzati per gruppi di persone con deficit. Non è solo destinata a chi soffre di problemi psicofisici e la segue con programmi di associazioni e comunali, ma è indicata a tutti anche a livello amatoriale nel proprio giardino.

Coltivare le piante anche in casa – Nanopress.it

Parliamo di una sorta di riabilitazione attraverso la natura, che consente di allontanare la negatività e lo stress, staccando dalla routine quotidiana per concedersi momenti di pace e tranquillità.

L’ortoterapia fa bene alla mente e al corpo, infatti i gesti che bisogna effettuare possono essere tradotti come un rituale rilassante che induce serenità. Durante questo tempo che ci ritagliamo per noi stessi, siamo concentrati e allontaniamo i pensieri tossici, miglioriamo la respirazione, stabilizziamo la pressione e anche il battito.

Ancora, l’interazione con la natura abbassa il cortisolo, migliora l’umore e la qualità del sonno, oltre alle abilità motorie. Insomma un insieme di cose positive per il nostro organismo ma anche sotto il punto di vista dell’autostima, che aumenta molto.

Da dove iniziale

Se ti stati chiedendo da dove iniziare con la Garden Therapy, devi sapere che per praticarla non è necessario avere a disposizione un giardino o un orto, ci si può organizzare anche nel piccolo.

C’è bisogno di un angolo green che possiamo ricavare anche in piccoli terrazzi o appartamenti, prediligendo i fiori per gli spazi aperti e le piccole piantine in vaso, anche aromatiche, per abbellire gli angoli della casa.

In generale il consiglio è di dedicare almeno due ore a settimana a questa attività.

 

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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