A lanciare l’allarme è la Coldiretti, che denuncia i gravissimi livelli di siccità che stanno colpendo l’Italia, nonché il rischio elevato di incendi, i quali sono triplicati nel 2022.
Ingenti danni alle coltivazioni e non solo, il Po è in secca e non piove da mesi, in sostanza, manca l’acqua.
La Coldiretti punta il focus sull’argomento siccità di cui orami si parla ovunque perché ami come in questo periodo è così allarmante.
Manca l’acqua per i campi coltivati ma non solo, aumenta anche il rischio di incendi, infatti secondo le ultime statistiche, attualmente si verifica un rogo ogni due giorni e questo dato è quello che si riferisce solo al 2022, anno in cui in Italia gli incendi sono triplicati.
La Coldiretti ha redatto un relazione che si riferisce all’ultima ondata di caldo, ossia quella a cui tutti stiamo assistendo, dovuta all’anticiclone africano Scipione che ha portato un innalzamento delle temperature fino a massima di addirittura 40 gradi.
I terreni sono dunque sempre più aridi per le alte temperature e soprattutto per le scarsissime precipitazioni, fra l’altro per nulla benefiche poiché quando si verificano, sono troppo brevi e violente e non dissetano abbastanza ma erodono solo lo strato superiore del suolo senza scendere in profondità.
Dunque, le aree sono più soggette al rischio di incendi, che infatti sono molto frequenti e anche molto intensi, con un aumento globale di quelli estremi fino al 14% entro il 2030 e del 50% entro la fine del secolo.
Questi sono i dati allarmanti trasmessi dall’Onu e supportati dalle ricerche della Coldiretti, che ci mostrano un quadro allarmante in cui il 2021 italiano ha visto 150mila ettari di territorio inceneriti da 659 incendi.
Continuando a consultare la relazione della Coldiretti, si apprende che la catastrofe climatica in atto è peggiore di quella del 2003 poiché un quarto del territorio italiano rischia la desertificazione.
l Po è sceso molto di livello e l’assenza di precipitazioni, oltre a far scendere i livelli dei fiumi, danneggia i raccolti provocando danni ingenti di perdite economiche.
L’ultimo evento così catastrofico si era verificato nel 2003 ma quest’anno la situazione si prefigura addirittura peggiore, basti pensare che l’Italia sta producendo a causa di questo problema, percentuali minime di cereali.
Dunque, conclude la Coldiretti, ci troviamo di fronte a un’emergenza nazionale che coinvolge gli allevamenti, le coltivazioni e molti altri settori che dipendono dall’acqua e dalla fertilità dei terreni, a cui assolutamente bisogna cercare velocemente soluzioni adeguate per arginare il problema.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…