Boom di casi Covid in Cina, nonostante questo Pechino riapre le frontiere e l’Italia decide di imporre un obbligo di tampone per tutte le persone che arrivano dalla Cina.
Dai primi dati riportati da Malpensa sui test effettuati sulle persone che arrivano dalla Cina, uno su due passeggeri è positivo al Covid 19. Tornano attivi perciò gli screening negli aeroporti compreso quello di Fiumicino. L’Ospedale Spallanzani teme per la nascita di nuove varianti e per la diffusione della sotto variante conosciuta con il nome di Gryphon.
Covid in Italia: cosa cambia con la riapertura delle frontiere di Pechino
Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva già deciso di attivare negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino, il tampone di screening da Covid 19 per tutti gli arrivi da Pechino e dalla Cina. Da oggi invece decide di estendere l’ordinanza a tutti i voli in entrata dalla Cina in tutti gli aeroporti.
In Cina attualmente la situazione è molto allarmante, si sta infatti verificando un boom di contagi da Covid – 19 con circa 5 mila morti ogni giorno. Nonostante questo però Pechino ha deciso di ridurre le restrizioni, allentandole ulteriormente. Tra le misure prese nei giorni scorsi c’è quella che sta facendo molto scalpore ossia la riapertura delle frontiere.
Secondo i primi dati arrivati dai voli dalla Cina giunti a Malpensa nella data del 26 dicembre 2022, quasi un passeggero su due è risultato positivo al Covid -19. In particolare sul primo volo arrivato sono risultati positivi 35 passeggeri su 92, mentre sul secondo sono risultati positivi 62 passeggeri su 120.
Proprio per questo si è ritenuto necessario alzare il livello di allerta anche negli altri aeroporti e in particolare all’aeroporto di Fiumicino. Secondo la nuova ordinanza emanata dal Ministro Orazio Schillaci tutti i passeggeri e i viaggiatori che arrivano dalla Cina, sia per chi si ferma in Italia sia per quelli che sono solo di transito, dovrà essere disposto un tampone antigenico.
La situazione in Italia oggi
Attualmente la situazione pandemica in Italia è sotto controllo, ma ovviamente si teme sia per la possibilità di una nuova variante che per la possibilità di diffusione della variante che ha investito la Cina in queste ultime settimane, e che è conosciuta con il nome di Gryphon.
Il Ministro Orazio Schillaci è atteso in Aula al Senato oggi, per riferire sulla situazione attuale e sugli eventuali provvedimenti che si intendono prendere.
L’ex Ministro della Salute Roberto Speranza fuori da Montecitorio ha lasciato qualche dichiarazione ai giornalisti dell’Ansa “la strategia della Meloni di far finta che il Covid non esiste più e che tutto sommato dei vaccini si può fare a meno mi pare fallita. Come sempre la realtà è più forte della comunicazione.” Queste le sue parole.
La Commissione Europea ha deciso intanto di riunire il Comitato per la Sicurezza Sanitaria nella mattina di oggi per discutere come intervenire in merito alla situazione cinese e quali possibili misure attuare.
Il Ministro Schillaci ha fatto presente che l’Italia ha provveduto a contattare il commissario europeo alla salute per fargli presenti i provvedimenti che sono stati messi in campo dall’Italia e che secondo lui sarebbe utile effettuare iniziative simili sul tutto il territorio europeo.
Nel frattempo si cerca anche di capire come sia stato possibile il boom di contagi in Cina, un dato che fa pensare che i vaccini cinesi non sono stati utili come quelli occidentali, questo il commento di Walter Ricciardi professore di igiene alla Cattolica.
L’ospedale Spallanzani si mostra preoccupato per la situazione attuale e in particolare per la possibilità che nasca una nuova variante più contagiosa di quella attuale. Teme anche la possibilità che si diffonda sul territorio italiano la variante Gryphon, che sembra la responsabile principale dell’attuale situazione cinese.