Tre sono i decessi avvenuti in tutta Italia che potrebbero essere riconducibili alla presenza di listeria all’interno di wurstel.
Una situazione che preoccupa molto il ministero al punto da aver ordinato il ritiro di alcuni prodotti per essere poi analizzati.
A partire dal 2020, l’Italia ha iniziato a trovarsi di fronte ad alcuni casi di listeria, una malattia molto grave che si presenta nei soggetti che ingeriscono alimenti contaminati, che nasce dallo stesso ceppo batterico.
Durante gli ultimi mesi sembra che, in base a quando afferma il ministero, tre siano stati i decessi di “persone in condizioni di fragilità per età e patologie concomitanti”.
La storia di due di loro era già nota in quanto avvenuta durante i primi giorni del mese di luglio, in quella zona d’Italia tra l’Emilia Romagna e la Lombardia.
Per quanto riguarda i casi, 66 sono le persone tenute sotto controllo, di cui una parte è finita addirittura in ospedale.
Con molta difficoltà si è capito quale sia stata la causa dell’infezione all’interno dell’uomo. Per molto tempo si è creduto che questa provenisse da un formaggio al punto che numerose sono state le segnalazioni di allerta avanzate per questo prodotto.
Soltanto durante questa estate, dopo che il Ministero della Salute aveva autorizzato alcuni sequestri di wurstel di pollo e tacchino, la vicenda ha seguito una piega diversa.
Lo scorso 23 settembre, da parte del ministero, è arrivato un comunicato in cui si è voluto spiegare i risultati trovati a seguito delle varie verifiche effettuate.
E così siamo venuti a conoscenza del fatto che è stata trovata una correlazione tra determinati casi clinici e la presenza del ceppo di listeria ST-155 all’interno di alcuni wurstel.
Una presenza che poi è stata confermata dopo aver effettuato alcuni rilievi all’interno dello stesso stabilimento.
La ditta in questione produce per varie aziende e quindi ha deciso di avviare ogni misura necessaria per tutelare il consumatore partendo dal ritiro dei lotti positivi al test e, in via precauzionale, all’eliminazione anche di tutti i prodotti immessi nel mercato prima del 12 settembre 2022.
Sembra però non essere ancora finito il lavoro di ricerca di ciò che è provocato tale malattia. Ed è proprio per questo motivo che il ministero ha confermato di continuare ad indagare anche su altri tipi di lotti e su prodotti che potrebbero “essere correlati a casi umani”.
La listeria monocytogenes non è altro che un batterio che molto spesso si trova nel suolo, nella vegetazione e nell’acqua e che è in grado di contaminare vari alimenti tra cui verdura, latte, carni poco cotte, formaggi molli e insaccati poco stagionati.
L’uomo può ingerire tale batterio proprio attraverso il cibo. Una situazione non del tutto allarmante in quanto adulti e bambini sani possono essere infettati anche se soltanto raramente sviluppano una malattia grave, cosa che purtroppo accade nei soggetti più sensibili tra cui immunodepressi e donne in gravidanza.
Questa malattia può presentarsi sotto forma di influenza ma nella fascia più fragile, si presenta con vera e propria infezioni diffuse nell’intero organismo.
Questo tipo di batterio è in grado di resistere alle temperature basse ed è molto sensibile a quelle alte.
Ed è per questo motivo che, la prima azione precauzionale da fare è quella di cuocere sempre gli alimenti così da evitare qualsiasi tipo di infezione.
Il Ministero della Salute si è comunque espresso al riguardo affermando di fare sempre attenzione al cibo consumato e, nel momento in cui si parla di wurstel, è molto importante rispettare le regole di preparazione presenti sulla confezione che in genere consigliano la cottura del prodotto prima del consumo.
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