Il mercurio negli alimenti è da tenere sotto controllo: questo può essere molto dannoso, bisogna quindi stare attenti alla quantità contenuta nel cibo, soprattutto in questo prodotto che in estate consumiamo tantissimo.
Uno degli elementi a cui bisogna prestare parecchia attenzione è il mercurio, che in quantità elevate può provocare molti danni al nostro organismo. Non tutti sanno che questo elemento della tavola periodica, un metallo, si trova anche in alcuni alimenti.
Ebbene sì, in particolare in un alimento molto comune, che tutti utilizziamo soprattutto in estate e che, a volte, è stato anche ritirato dai supermercati. Ecco di quale prodotto parliamo e come fare a stare attenti.
Cos’è il mercurio e in quale alimento si trova
Il mercurio è un elemento metallico, che tutti avrete studiato nella famosa tavola periodica in chimica, che si può trovare sia nell’ambiente che negli alimenti.
Molti lo conosceranno in forma liquida nei termometri, che ora sono stati ritirati dal mercato per evitare che questo elemento dannoso si spargesse nell’ambiente circostante.
In passato veniva usato non solo per questo strumento ma per tante altre cose, come in insetticidi, pesticidi, farmaci, vernici e catalizzatori per le componenti tecnologiche. Ecco perché questo elemento si è diffuso molto nell’ambiente e, quindi, anche nell’organismo di alcuni esseri viventi che noi portiamo a tavola.
Ebbene sì, il mercurio tramite piogge e calamità naturali è stato trasportato in acqua, nei nostri mari e quindi, automaticamente nell’organismo dei pesci. Infatti, sono parecchi i pesci in cui troviamo particelle di mercurio, come squali e squaloidi, pesce spada, marlin e tonni.
Proprio nel tonno troviamo una gran quantità di mercurio, ecco perché le aziende che commerciano i pesci sono obbligate a seguire delle disposizioni particolari in merito alle quantità di mercurio che possono essere contenute.
I limiti di mercurio legali variano in base alle specie di pesci, e sono stabiliti dal Reg. CE 1881/2006 in 0,5 mg/kg (tutti) e 1 mg/kg (squalo, pesce spada, tonno, rana pescatrice e altri pesci).
Ecco, se non si rispettano questi criteri, i prodotti alimentari potrebbero essere ritirati dai supermercati, facendo un danno alle aziende venditrici.
Come ci si protegge dal mercurio?
Moderare il consumo di questi alimenti potrebbe essere il primo passo per proteggersi dai rischi del mercurio, che ci teniamo a precisare non è sempre dannoso.
La quantità fa la differenza, ecco perché soprattutto in estate, è bene cercare di limitare il consumo di questi specifici pesci almeno a una volta a settimana massimo, in modo da evitare l’assimilazione dell’elemento.
In particolare, molta attenzione bisogna avere con il tonno rosso, perché? Questo pesce, può arrivare anche a 500kg, quindi la quantità di mercurio che assume potrebbe essere elevata.
Inoltre, il tonno rosso mangia anche altri pesci piccoli, portatori anch’essi di questo elemento, per cui il rischio potrebbe essere sempre più grande.
Sarebbe, quindi, preferibile mangiare tonno chiaro, di piccole dimensioni che sicuramente ha un apporto di mercurio minore.
Poi, variate le specie di pesci da portare a tavola: ad esempio, aumentate il consumo di pesce azzurro, che non è esposto a questi rischi, oppure preferire il pesce oceanico a quello mediterraneo.
Se avete bambini, evitate il consumo di pesci a rischio in modo tale da bypassare il problema anche nei vostri bambini.
Prendendo questi piccoli accorgimenti, si eviteranno delle conseguenze a lungo termine e i problemi dovuti al mercurio non si presenteranno facilmente.