Si chiama Allarme Natura l’appello lanciato dalla Lipu alla Commissione Europea, in vista della consultazione pubblica voluta dall’organismo continentale per conoscere la volontà popolare riguardo le tematiche ambientali. Tutti conosciamo l’impegno dell’associazione contro la caccia indiscriminata per salvaguardare la fauna dall’egoismo dell’uomo, ma ora in gioco c’è una battaglia ancora più importante, la difesa di 30 anni di conquiste in ambito ecologico nel caso in cui dovesse passare la linea della modifica alle norme attuali: per tutti coloro a cui sta a cuore il futuro di piante, animali e territorio, l’obiettivo primario è chiedere con forza che le direttive europee per la natura vengano rispettate e applicate, piuttosto che indebolite.
Sul sito ufficiale della Lipu ci sono le istruzioni per lasciare la propria firma in favore dell’appello, con tanto di timer che indica il tempo rimanente per fermare possibile modifiche peggiorative al complesso di norme vigenti nei Paesi membri della Ue. Questo il messaggio rivolto all’Unione Europea: ‘È ancora necessario l’intervento normativo dell’UE per proteggere le specie e gli habitat? Sì. Le Direttive sono state adottate per rimediare ad una serie di errori e inconsistenze nelle leggi nazionali di protezione della natura. Le ragioni per un’azione di conservazione della biodiversità a livello di Unione Europea rimangono valide ora più che mai. Si dovrebbe ora garantire che le Direttive siano pienamente applicate in tutti i Paesi dell’Unione Europea‘.
La Lipu mette in risalto in particolare le Direttive europee Uccelli e Habitat, l’insieme di regole fondamentali istituite dall’Unione per la salvaguardia della natura, il ‘cuore verde’ del Continente che funge da indirizzo per tutti i Paesi membri. Ricorda la Lipu che tali Direttive ‘stabiliscono le misure per la conservazione degli uccelli, degli animali selvatici e dei loro meravigliosi habitat, e permettono la realizzazione di importantissimi progetti internazionali a difesa della natura. Senza le Direttive, la natura italiana ed europea sarebbe distrutta‘. La firma in calce che ognuno di noi può mettere a questo appello non è ininfluente, poiché la stessa Ue vuole conoscere l’opinione del popolo in merito a quanto è stato fatto fino ad oggi per la tutela dell’ambiente. Spetta ad ogni singolo cittadino dare un contributo per proseguire verso la direzione di una sempre maggiore difesa di piante ed animali: qualsiasi modifica in negativo alle leggi attuali, come ci ricorda la scienza, non potrà che condurci verso il baratro.
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