L’allarme siccità che sta caratterizzando durante queste settimane la nostra penisola, peggiora sempre di più. Ora oltre al Po, coinvolti anche fiumi del Lazio, delle Marche e della Toscana.
In base al report settimanale dell’Anbi sulle risorse idriche, l’emergenza siccità si sta espandendo a macchia d’olio all’interno del nostro paese, colpendo ora anche il centro Italia. Secondo l’associazione infatti, questo sarebbe il primo anno in cui gli effetti del cambiamento climatico si starebbero riversando concretamente sull’ambiente naturale della penisola italiana.
L’allarme siccità in Italia è iniziato colpendo principalmente il nord della penisola. Il fiume Po ha raggiunto i livelli più bassi degli ultimi 70. In quanto le sue acque sono scese di circa 3,7 metri. Situazione tragica anche in Piemonte e in Emilia Romagna, in cui le istituzioni spingono per ottenere misure concrete da parte del governo, per cercare di arginare il disastro climatico. Per non parlare della situazione dei grandi laghi del nord. Il lago Maggiore si è abbassato di circa 20 centimetri, il Lario di 30 e l’Iseo di circa 7 centimetri.
Grande rischio anche per i ghiacciai del Grand Etrét e per i monti in Veneto, i quali appaiono ormai quasi totalmente sprovvisti di neve.
Secondo l’Anbi poi, l’emergenza causata dal clima e dalla mancanza di precipitazioni, sta ora colpendo anche regioni del centro Italia. Infatti nelle Marche per esempio, il fiume Sentino ha registrato i minimi storici di livello delle acque. Lo stesso è accaduto per il Nera e per l’Esino.
In Toscana, l’Arno appare ormai dimezzato rispetto alla media mensile, mentre l’Ombrone ha quasi assunto le sembianze di un torrente.
Anche in Lazio la situazione è disastrosa. Infatti il Tevere ha raggiunto livelli bassissimi; l’ultima volta che il Tevere si era trovato in questo stato risale al 1996. Tragiche anche le situazioni dell’Aniene e del Sacco. In netto calo anche il lago di Bracciano e il Nemi.
La zona che non è stata ancora colpita dagli effetti della siccità, è forse il sud della penisola. Infatti in Sicilia e in Puglia, i livelli dei bacini rimangono positivi. Calo in Basilicata e anche in Campania con il bacino del Liri-Garigliano e del Volturno.
Questa grave emergenza siccità che sta caratterizzando la nostra penisola, in realtà ha un vero e proprio effetto a catena. Infatti anche paesi europei come la Francia e il Portogallo sono colpiti dalla mancanza di pioggia e dalle temperature troppo alte, e non solo. La situazione è gravissima anche in Sud America.
Questa situazione dunque sta avendo pesanti impatti sull’ambiente naturale della nostra penisola. Di conseguenza l’impatto si riflette sull’economia del paese, che in questo periodo di crisi appare già pesantemente danneggiata. Forse la natura ci sta mandando un messaggio. Soprattutto forse è il caso che i leader mondiali inizino a prendere delle misure drastiche per combattere il problema alla base di questa emergenza, cioè l’inquinamento.
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