Allarme smog a Milano: tra 15 anni l’aria sarà irrespirabile

smog milano

Tra 15 anni Milano soffocherà nello smog? Secondo un centro di ricerca austriaco, l’International institute for applied systems analysis, entro il 2030 l’aria del capoluogo lombardo raggiungerà livelli di inquinamento record, tanto da risultare irrespirabile. I segnali d’allarme sia ecologici che economici sullo smog milanese non sono certo nuovi, ma pochi probabilmente avrebbero pronosticato per la città l’infausto primato di risultare tra le più inquinate d’Europa, sempre che non si decida finalmente di attuare delle serie e drastiche contromisure.

I danni dello smog sono ampiamente noti, ma nella data limite fissata dai ricercatori il pm10 potrebbe essere ben oltre la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo attualmente considerato il livello di guardia. Già adesso c’è da stare in allerta, dopo alcuni dati shock resi noti dalle autorità competenti, secondo cui, in base un’indagine condotta da epidemiologi e ricercatori, sono 134 i milanesi che ogni anno muoiono ‘per fattori attribuibili all’inquinamento‘. Dal punto di vista scientifico è ancora difficile compiere un collegamento diretto tra la qualità dell’aria e indice di mortalità, ma molti indizi conducono in questa drammatica direzione, ed è per questo che l’opinione pubblica preme per rafforzare le politiche di riduzione del traffico, fissate dal Comune con il Piano urbano della mobilità sostenibile, che si estenderà per i prossimi 10 anni.

L’agenzia mobilità ambiente e territorio ha fornito dei dati da cui si evince qualche timido segnale di miglioramento: i giorni di superamento del valore limite per il pm10 sono scesi a 68 nel 2014, rispetto agli 81 del 2013 e ai 132 del 2011, una notizia positiva, benché si continui ancora a sforare il tetto dei 35 fissato dall’Unione Europea. Come al solito non mancano le polemiche politiche, con destra e sinistra che si accusano a vicenda di fallimentari politiche sulla viabilità che avrebbero condotto alla situazione attuale, ma se si vuole evitare che davvero Milano diventi la Pechino d’Europa, soffocata dallo smog e dalle alte concentrazioni di polveri sottili nell’aria, bisognerà inevitabilmente uscire dalla logica provinciale e sapere guardare in un orizzonte più ampio per non precipitare nel baratro. Il 2030 si avvicina e non c’è altro tempo da perdere.

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