In un particolare momento storico come quello attuale, dopo la strage di Parigi del 13 novembre 2015 e l’attentato a Mali di oggi, anche nel nostro Paese le misure di sicurezza si alzano ai massimi livelli. E’ in questo scenario che il procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio ha sentenziato: ‘Bisogna proibire l’uso del velo in città. Ci sono già delle leggi in materia e secondo me è arrivato il momento di farle rispettare’.
Il magistrato ha poi aggiunto:
‘Quando cammino per Venezia, vedo queste persone che indossano il velo e mi chiedo se sia la cosa giusta. Secondo me per questioni di sicurezza sarebbe giusto vietarlo’.
La proposta, che nasce in un’ottica di massimizzazione della protezione, resasi necessaria a seguito delle recenti stragi, sarebbe una sorta di copia di una legge francese sul divieto di utilizzo del velo, che era stato voluta dal presidente Sarkozy: ‘È vero, all’epoca in Francia ci furono proteste, ma io dico: se venite qui dovete rispettare le nostre leggi, punto’.
Ovviamente non si tratta di una misura risolutiva dei rischi di attentato, infatti secondo il procuratore di Venezia: ‘Le bombe non bastano. Servono azioni preventive e guerre sul campo, ma soprattutto la volontà e la determinazione di vincere. A me non fa paura la parola guerra, ma chi mi fa guerra. E bisogna rispondere 100 volte tanto’.