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Salute

Allarme vaiolo delle scimmie, in primavera-estate i casi potrebbero essere in aumento

L’allarme lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ossia l’Ecdc è stato dato all’interno di un rapporto.

Vaiolo delle scimmie- Nanopress.it

Un documento in cui sono state date alle autorità sanitarie nazionali tutti i dati riguardo all’attività di sorveglianza insieme a quelle di comunicazione, tracciamento e isolamento dei gruppi che risultano essere più esposti.

Il rischio dell’aumento di contagi del vaiolo

Ad allarmare molto sono le parole pronunciate dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie il quale ha affermato che: “Nella stagione primaverile ed estiva, con le vacanze e l’intensificarsi dei viaggi c’è il rischio di un aumento dei casi di Mpox”, il nome che l’Oms, l’organizzazione Mondiale della sanità, ha dato all’infezione che in precedenza era conosciuta come vaiolo delle scimmie.  Questo è quanto si legge nel rapporto reso pubblico al fine di dare alle autorità sanitarie nazionali tutte le informazioni riguardo alle attività di isolamento, test, sorveglianza, comunicazione e tracciamento verso i gruppi che risultano essere più esposti.

A partire dal 16 maggio del 2022 fino al 4 aprile del 2023 sono stati registrati, il 29 Paesi dell’Unione Europea, 21.170 casi di Mpox,sei dei quali non sono riusciti a sopravvivere. Il 98,1% dei casi ha colpito la popolazione di sesso maschile tra i 18 e i 40 anni. Nel mese di luglio del 2022 si è raggiunto il numero massimo di contagi segnalati all’interno dell’area dell’Unione Europea. Da quella data in poi si è notato un costante calo fino ad ottenere i numeri più bassi del mese di dicembre del 2022.

Il virus del vaiolo delle scimmie- Nanopress.it

A questo riguardo Andrea Ammon, la direttrice dell’Ecdc ha spiegato che attualmente il numero di casi di Mpox risulta essere molto più basso di quanti se ne erano registrati nel mese di luglio del 2022. Nonostante ciò, esiste la possibilità che questo aumenti durante la stagione primaverile estiva a causa della presenza di festività e dei numerosi viaggi che la popolazione fa in questo periodo: “La diagnosi precoce, l’isolamento, la notifica ai partner e il tracciamento dei contatti rimangono fondamentali per un controllo efficace e dovrebbero essere supportati da adeguate strategie di vaccinazione e da precauzioni comportamentali”.

Proteggersi con i vaccini

Una soluzione potrebbe essere quella di utilizzare dei vaccini antiM-pox utili sia per la protezione post-esposizione che in via preventiva. Quest’ultima azione deve essere fatta solo per le persone che risultano essere ad alto rischio di contagio. A questo riguardo l’Ecdc ricorda che: “I programmi di vaccinazione devono essere sostenuti da un’attività accurata di sorveglianza e tracciamento dei contatti, e accompagnati da una forte campagna di informazione e da una solida farmacovigilanza”. Delle parole che l’agenzia che attualmente ha sede a Stoccolma ha voluto pronunciare sottolineando che sarà compito degli Stati membri decidere le strategie vaccinali più adatte al contesti demografici che si verifica localmente insieme a quali categorie proteggere.

In base agli ultimi dati, fino al 3 marzo del 2023 sono state 300 mila le dosi di vaccino somministrate in 25 paesi dell’Unione Europea. Per l’Ecdc è molto importante riuscire a diagnosticare precocemente ogni caso di Mpox. Infatti l’agenzia afferma che risultano essere molto importanti gli interventi di promozione della salute insieme alla comunicazione del rischio nonché all’impegno della comunità al fine di sensibilizzare il più possibile la popolazione e fare in modo che il vaccino venga fatto alle persone più esposte.

Il vaccino per il vaiolo delle scimmie- Nanopress.it

Inoltre l’agenzia sottolinea anche perché per fare in modo che si eviti il contagio è importante che si rafforzino di test e che il partner venga a conoscenza se il proprio compagno o la propria compagna ha contratto l’infezione così che si possa tracciare ogni contratto e isolare i casi al fine di adottare i comportamenti giusti.

L’Ecdc inoltre conclude precisando che “anche una stretta collaborazione con la società civile e le associazioni che rappresentano le categorie a maggior rischio è fondamentale per il successo della comunicazione e degli sforzi di coinvolgimento della comunità”. 

Marina Nardone

Sono Marina Nardone, nata nel 1992 e diplomata al liceo classico. Amo la scrittura anche se il mio cuore è occupato da un'altra passione, quella per l'uncinetto con cui creo dei piccoli capolavori. Su Nanopress.it mi occupo di economia.

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