Allergia all’uovo: quali sono i sintomi e cosa evitare? Si stima che, fra i bambini entro i primi 2 anni di età, sia allergico alle uova l’1,5% dei soggetti. Questa allergia alimentare può scatenare delle manifestazioni sintomatologiche già al primo contatto con l’alimento: mal di pancia, orticaria, asma, il tutto entro 2 ore dal pasto. La ricerca scientifica si sta sempre più convincendo della possibilità che l’introduzione dell’uovo nell’alimentazione dei bambini possa favorirne la tolleranza.
I sintomi
I sintomi dell’allergia all’uovo sono tanti e comprendono una scala molto vasta, che va dalla dermatite atopica allo shock anafilattico. Quest’ultimo, comportando anche delle difficoltà respiratorie notevoli, può rivelarsi anche fatale, se non ci si sottopone subito ad un intervento medico. I sintomi più caratteristici sono il mal di pancia, che è accompagnato da diarrea e vomito, la comparsa di reazioni della pelle, come l’orticaria, e il peggioramento dei disturbi respiratori, come, per esempio, l’asma o la rinite.
La terapia
Per capire se si è allergici all’uovo, ci si può sottoporre ai test specifici per le allergie e le intolleranze alimentari. Di solito la terapia consiste nell’eliminare dalla dieta l’uovo e tutti gli alimenti che lo contengono, aspettando che la reazione di sensibilizzazione sparisca spontaneamente con la crescita del bambino. Sarà l’allergologo a stabilire i tempi della reintroduzione dell’uovo nella dieta. Se si tratta di forme molto gravi, che non tendono a guarire entro i 6 anni di età, si può ricorrere alla terapia di desensibilizzazione: il bambino viene ricoverato in ambiente ospedaliero, per circa una settimana, durante la quale si prova con della somministrazione di dosi crescenti di uovo.
Cosa evitare
A causare la reazione allergica sono alcune proteine contenute nell’uovo, specialmente nell’albume e in grado di contaminare anche il rosso, ostacolandone l’assimilazione e la digestione. Questo alimento deve essere dunque eliminato dalla dieta del soggetto allergico e allo stesso tempo si deve avere cura di non assumere tutti gli altri alimenti, nei quali può essere contenuto l’uovo: pasta all’uovo, biscotti, torte, prodotti da forno in generale, gelati alla crema, piatti pronti con panatura, salse per condire e maionese. E’ importante leggere sempre l’etichetta, per verificare se ci sia la presenza o meno dell’uovo. A livello europeo è infatti stato stabilito che le aziende obbligatoriamente devono dichiararne il contenuto sul talloncino applicato agli alimenti venduti. In generale bisognerebbe assicurarsi che non siano presenti alcune proteine, come l’ovoalbumina, l’ovomucina, l’ovomucoide o l’ovotransferrina.