Gli esperti hanno lanciato l’allerta meteo “Burian della Befana”: per gli ultimi giorni di festa, che coincidono con il primo ponte del 2017, a dominare il clima saranno gelo e neve in tutta Italia. La causa è una massa d’aria molto fredda di origine artica proveniente dal nord-est europeo, che investirà tanto il nord quanto il centro e il sud d’Italia, in particolare sul versante adriatico. I primi acquazzoni forti sul Mezzogiorno sono previsti già nella mattinata di giovedì 5 gennaio, mentre al nord arriveranno i primi fiocchi di neve anche a quota 800 metri: la “Burian della Befana”, come l’hanno ribattezzata i meteorologi, sarà protagonista su tutto il Paese almeno fino alla giornata di sabato, mentre da domenica 8 gennaio si dovrebbero registrare i primi segnali di miglioramento.
Le belle giornate che hanno insolitamente caratterizzato le festività natalizie in gran parte d’Italia lasceranno spazio alla temibile “Burian della Befana” che farà crollare le temperature in picchiata, che in molte località non supereranno gli zero gradi, ed anzi i meteorologi avvertono che le temperature percepite saranno anche sotto lo zero. Questo vuol dire che le forti piogge e le bufere di neve che caratterizzano le prime giornate di questo lungo ponte festivo lasceranno spazio a giornate di ghiaccio con raffiche di vento gelido: il picco è atteso per la giornata di sabato, mentre la morsa del gelo andrà attenuandosi lentamente nelle successive 24 ore. I primi fiocchi di neve al sud sono attesi a livello del mare, sulle coste adriatiche e in Sicilia, tra giovedì 5 e venerdì 6 dopo una giornata di rovesci e venti forti, ed è possibile che qualche fiocco possa imbiancare anche città come Napoli o Palermo, decisamente poco abituate a fenomeni atmosferici di questo tipo, mentre si prevedono oltre 50 centimetri di neve su rilievi etnei, Madonie, Nebrodi e Sila, a partire dalle quote medie.
Anche al Nord è previsto tempo in progressivo peggioramento con neve fin sui fondovalli alpini, e al centro rovesci a carattere temporalesco e neve sulle dorsali appenniniche oltre i 600-700 metri: sarà una Befana al gelo dunque anche per le zone recentemente colpite dal terremoto, tra Lazio, Umbria e Marche. Il giorno dell’Epifania sarà caratterizzato ancora da neve con cumuli abbondanti su Molise e Abruzzo, e temperature estremamente basse, fino a -12 gradi sulle altitudini a 1500 metri e -8 gradi a soli 800 metri: la neve e il freddo non risparmieranno nemmeno il Sud peninsulare e la Sicilia settentrionale, mentre miglioreranno lentamente al Nord e lungo il versante tirrenico, benché difficilmente si registreranno temperature sopra lo zero in tutto il Paese. La “Burian della Befana” dovrebbe lasciare l’Italia a partire dalla giornata di domenica, dopo averci regalato il primo assaggio di inverno vero e proprio, spazzando via l’anomalo tepore e le temperature gradevoli che hanno connotato la fine del 2016.