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Essere Animali ha condotto un’investigazione sull’allevamento dei visoni, che vererebbero uccisi brutalmente con il gas, per ricavare la pelliccia. Le regioni considerate principali produttrici di queste pellicce in Italia sono la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna. Sono concentrati in questo territorio della penisola italiana circa 20 allevamenti, che producono ogni anno 170.000 pelli di visone. Secondo le disposizioni di legge, i poveri animali verrebbero uccisi con un sistema consono al loro benessere: l’asfissia attraverso il monossido o biossido di carbonio, dopo aver passato molto tempo rinchiusi in gabbie di metallo larghe 35 centimetri, alte 45 centimetri e profonde 70.
Le torture
Le povere bestioline verrebbero allevate in migliaia, secondo i principi tipici dell’allevamento intensivo. Invece di essere liberi in natura e avere la possibilità di coprire distanze anche molto lunghe, com’è nella loro indole, passerebbero l’intera vita in gabbie molto strette. Qui mangiano, bevono, dormono e si accoppiano. A volte verrebbero selezionati anche per la riproduzione e quindi potrebbero passare in queste gabbie anche 3 o 4 anni. Se vengono scelti soltanto per produrre le pellicce, la loro vita si ridurrebbe a pochi mesi. Nel video diffuso da Essere Animali viene mostrata tutta la vita quotidiana di questi visoni.
Esiste anche una vera e propria contraddizione in termini legislativi, perché rinchiudere un animale selvatico in una piccola gabbia e soffocarlo è considerato un maltrattamento da punire. Se, invece, il problema riguarda migliaia di animali, allora la legge considera tutto ciò un allevamento. Con l’utilizzo di telecamere nascoste, i volontari di Essere Animali sono riusciti a filmare immagini sconvolgenti: gli esseri viventi verrebbero gettati nelle camere a gas, finendo in una morte atroce, morirebbero per asfissia. Alcuni tenterebbero di fuggire, anche se dopo alcuni minuti verrebbero ripresi e gettati di nuovo nelle camere a gas.
Le leggi
Essere Animali si batte da tempo per intervenire e affinché ci possano essere delle adeguate disposizioni legislative mirate alla salvaguardia di questi animali. La nota associazione porta avanti da qualche anno la campagna “Visoni Liberi”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. Gli animalisti chiedono al Governo di abolire l’attività di allevamento di animali da pelliccia. Già altri Stati si sono adeguati, dal punto di vista legislativo, a tutto questo. Come ha messo in evidenza la Lav, tra gli ultimi Paesi che hanno abolito gli allevamenti c’è anche l’Olanda, che è considerato il terzo Paese al mondo produttore di pelli di visone e che aveva circa 200 allevamenti, per un totale di 5 milioni di visoni all’anno. La senatrice PD Silvana Amati e la deputata di Forza Italia Vittoria Brambilla, oltre a Chiara Gagnarli del Movimento 5 Stelle, hanno presentato delle proposte di legge, che chiedono di vietare nel nostro Paese questo tipo di allevamento. L’obiettivo è quello di non aprire nuove strutture, di chiudere quelle esistenti e di reinserire gli animali in natura.
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