Un cartello che sbuca da un condominio italiano spiazza i vicini. Di cosa si tratta? Scopriamo cosa c’è scritto in questo cartello che ha letteralmente incuriosito i vicini!
Ti è mai capitato di vedere un cartello all’ingresso di un condominio? In uno dei tanti condomini che ci sono nel nostro paese ne è apparso curioso e divertente perché faceva riferimento a qualcosa in particolare.
Di cosa si trattava nello specifico? Pare che a scrivere il cartello era stato l’amministratore del condominio, con il quale ha pensato di rivolgersi agli altri condomini per chiedere loro di corrispondere quanto dovuto per una tassa. Scopriamo cosa ha scritto l’amministratore nel cartello!
Sono numerosi gli italiani che abitano nei condomini e sono in tanti a scegliere questa soluzione per acquistare casa in quanto consente di risparmiare. Tuttavia, è bene sottolineare che stare in un condominio implica il rispetto di determinate regole, come quello di non disturbare gli altri dalle 21 alle 8 del mattino successivo.
In alcuni condomini viene chiesto anche di non disturbare nelle ore pomeridiane, soprattutto se vi sono bambini piccoli o anziani. Anche se non c’è alcuna legge specifica che impone queste regole, sono diffuse in tutti i condomini per mantenere equilibrata la convivenza.
Fra le altre regole da rispettare vi è anche il pagamento della TARI, che devono pagare anche coloro che sono in affitto da almeno sei mesi. La TARI è la tassa sulla raccolta differenziata introdotta nel 2013, che deve essere pagata anche da chi sta per sei mesi in un’abitazione in condominio.
Un cartello riguardante la TARI è apparso in un condominio in Italia, ma a renderlo divertente è stato il modo in cui l’amministratore ha chiesto il pagamento dell’imposta.
Quando un amministratore di condominio deve chiedere ai condomini qualcosa o comunicare un avviso è normale che lo faccia attraverso un cartello. Purtroppo, però, a volte qualcuno se ne approfitta e affigge un cartello per qualsiasi cosa.
Di solito è normale appendere un cartello per chiedere di rispettare le regole, ma lo si può appendere anche per chiedere ai condomini qualcosa di specifico. In un condominio italiano è successo che l’amministratore ha affisso all’ingresso un cartello per pagare la TARI per la raccolta porta a porta ogni giorno 1 del mese.
A fare questa richiesta è il signor Pasquale, che ha anche raccomandato ai condomini di versare la quota puntualmente. Da un lato non c’è nulla di anormale in questa richiesta, ma a far divertire è come è stata avanzata la richiesta.
Il cartello era scritto in modo sgrammaticato e divertente, tanto che i vicini non hanno potuto fare a meno di sorridere.
Un errore molto evidente e che salta subito all’occhio è senza dubbio la ‘h’ messa davanti ad ‘ai, che non è un verbo. Inoltre, chi ha scritto la parola spazzatura ha fatto l’errore di scrivere spazzaturura’,e magari nella fretta ha aggiunto la “ru”.
Oltre agli errori grammaticali, dal punto di vista sintattico la frase non è corretta, lasciando intendere che chi l’ha scritta appartiene a quella categoria di persone a cui importa poco sapere scrivere bene in italiano.
Lo spaccato dei condomini in Italia mostra come sia proprio questa la gente vera, quella che lotta tutti i giorni per portare a casa un pezzo di pane. Queste persone si esprimono come sanno fare e non cercano in alcun modo di apparire perché sono sincere e genuine.
Purtroppo, però, a volte si sentono notizie brutte anche riguardo gli amministratori di condominio, come quella che arriva da Agrigento, dove dalla cassa comune di un condominio sarebbero scomparsi 30mila euro. Pare che a rubarli sia stato un amministratore di 43 anni che avrebbe raccolto una somma ingente per ripristinare l’esterno del condominio.
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