Alphabet è la holding di Google che include non solo il motore di ricerca, ma anche tutte le società, le startup, le costole, le controllate… insomma tutto l’universo di Mountain View. E ora che è ufficialmente quotata in borsa e può essere associata a un numero preciso possiamo definirla la società che vale più al mondo, con 533,20 miliardi di dollari di capitalizzazione contro i 532,72 di Apple, che finora aveva dominato la vetta. In terza posizione c’è un altro colosso dell’informatica come Microsoft e al quarto posto nientemeno che Facebook che ha ufficialmente sopravanzato due colossi della vecchia economica come Exxon e il fondo Berkshire Hathaway di Warren Buffett.
Google ha comprato l’alfabeto: no, un attimo, non intendiamo che il colosso di Mountain View abbia acquisito il diritto, il copyright per la base del linguaggio, si è limitato (per ora) a fare suo il dominio abcdefghijklmnopqrstuvwxyz.com che poi è proprio la sequenza precisa di tutte le lettere. Il motivo? Reindirizzare tutti quelli che – per curiosità? – lo digitano ad atterrare sul sito madre della società holding che controlla Google e tutte le sue ramificazioni, il cui nome è appunto Alphabet. Attualmente l’indirizzo principale rimane abc.xyz, dato che sia Alphabet.com sia Abc.com non erano a disposizione. Ok, tutto molto bello, ma quale sarà l’indirizzo istituzionale?
Un attimo, facciamo un passo indietro: Google controllata da una holding chiamata Alphabet, il mondo sta finendo? No, nella maniera più assoluta: il colosso del web non è stato acquisito da nessuna società, ma semplicemente c’è stato un rimescolamento delle carte da parte dei proprietari della “piovra” di Mountain View lo scorso giugno. Larry Page ha spiegato tutto con un post nel blog ufficiale, in cui presenta la holding della quale è presidente lasciando l’incarico di CEO di Google a Sundar Pichai, ex numero uno di Chrome e Android. Il primo cambiamento degno di nota è la sostituzione del titolo Google Inc da parte della nuova Alphabet Inc in borsa.
Google e le sue divisioni Maps, YouTube, Chrome e Android sono così più separati da altri progetti che stanno andando decisamente bene e che meritano più libertà e indipendenza come Calico in ambito medico/sanitario oppure lo stesso Google X alla ricerca delle tecnologie per il futuro. O ancora Fiber per la connessione ad alta velocità con fibra ottica, Nest per la domotica evoluta e così via con le automobili autonome e tutti gli altri straordinari progetti della società californiana. Sotto Google rimarranno Android, Search, YouTube, Apps, Maps e Ads come da organigramma qui sotto.
Ora saranno assegnati CEO e tutto l’organismo dirigente per le altre società ormai separate da Google come Calico che studia nuovi metodi per combattere l’invecchiamento, Google Ventures che si occupa degli investimenti su nuove compagnie e startup, Nest per il settore delle smart home, Google X per tutto ciò che ora sembra fantascienza, Fiber che è provider di connessioni ultra-veloci e Google Capital per investimenti di lungo termine.
L’UOMO CHE COMPRO’ GOOGLE.COM PER 12 DOLLARI
A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…
E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…
Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…
Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…
Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…
In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…