Mosca è stata nuovamente colpita da attacchi con droni, a soli tre giorni di distanza dal precedente episodio. Un drone ha danneggiato la facciata, già colpita, di un moderno grattacielo che ospita ministeri, situato a 5,5 km dal Cremlino.
Il sindaco di Mosca e il ministero della Difesa russo hanno confermato che la capitale è stata presa di mira da più droni, alcuni dei quali abbattuti dalla contraerea nei distretti vicini. Un drone è invece precipitato contro l’edificio IQ-Quarter, provocando danni alla struttura.
Mentre la tensione cresce sempre più il presidente ucraino zelensky a più volte riferito che la guerra si sta spostando sul fronte di chi l’ha iniziata e la popolazione deve abituarsi a tutto ciò.
Per Mosca si tratta del secondo attacco in pochi giorni. La Russia accusa l’Ucraina di tentativi terroristici, mentre prosegue la controffensiva di Kiev, anche con l’utilizzo di droni. La guerra si fa sempre più aspra e colpisce anche il cuore della Federazione.
Dopo gli attacchi, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha accusato Kiev di terrorismo. Citata dall’agenzia Tass, Zakharova ha descritto l’Ucraina “una cellula terroristica” che continua a rivelarsi tale alla comunità internazionale.
Le sue parole giungono mentre prosegue l’offensiva russa in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022. Secondo le Nazioni Unite, il conflitto ha causato finora oltre 20.000 vittime civili nelle aree ucraine colpite dai raid russi, di cui più di 7000 morti.
La Russia ha puntato il dito contro presunti atti terroristici ucraini, mentre Kiev prosegue la controffensiva anche s non sono state raggiunte le aspettative iniziali, data la feroce difesa di Mosca.
Dopo i recenti attacchi con droni nel distretto finanziario di Mosca, il ministero dell’Economia russo ha optato per il lavoro da remoto, mentre gli esperti valutano i danni alle infrastrutture. Lo ha riferito un consigliere del dicastero.
Intanto il governatore della regione russa di Bryansk, Alexander Bogomaz, ha denunciato su Telegram il bombardamento da parte ucraina del villaggio di Churovichi. Non sono state dichiarate vittime ma soltanto danni a cose.
Gli attacchi in profondità nel territorio russo dimostrano come, nonostante la controffensiva di Mosca, Kiev riesca a colpire obiettivi sensibili grazie all’uso di droni e artiglieria a lungo raggio. La guerra si intensifica anche all’interno dei confini della Russia.
Dopo il secondo attacco in pochi giorni contro il distretto finanziario di Mosca, il consigliere politico ucraino Anton Gerashchenko ha puntato il dito contro il fallimento russo nel proteggere la propria capitale e i suoi residenti più benestanti.
Per Gerashchenko, il duplice raid ha dimostrato secondo molti esperti una sorta di incapacità del Cremlino di difendere adeguatamente nemmeno il cuore pulsante economico e finanziario della città. Gli attacchi con droni rimarcano inoltre, secondo Kiev, il fallimento dell’invasione russa dell’Ucraina.
Opinioni che puntano a evidenziare la vulnerabilità di Mosca, nonostante la potenza militare russa. Attacchi mirati che colpiscono i simboli del potere, provocando preoccupazione tra i cittadini. Un segnale dell’efficacia dell’offensiva ucraina, anche con l’uso di droni, nel respingere l’avanzata russa.
Nella regione ucraina di Chernihiv le guardie di frontiera hanno sventato nella notte un tentativo di infiltrazione di un gruppo di sabotatori russi. Lo ha comunicato il ministro dell’Interno di Kiev Ihor Klymenko.
Quattro persone armate hanno cercato di superare il confine ucraino dal territorio russo, ma sono state respinte dal fuoco nemico, come dichiarato dal comandante delle forze armate Serhiy Naev.
Klymenko ha precisato che le riserve militari sono state dispiegate per rafforzare la zona. L’Ucraina ha intensificato la difesa del settore settentrionale dopo l’arrivo in Bielorussia di mercenari russi del gruppo Wagner, cosa che ha spinto anche la Polonia a potenziare i propri confini.
I tentativi di infiltrazione dimostrano come Mosca continui a premere ai confini, cercando di sfruttare sabotatori e forze speciali. Ma Kiev si difende e blinda le zone strategiche.
Ha dichiarato: “I grattacieli della città di Moskva erano un simbolo della prosperità e del successo economico russo, nonché dell’integrazione della Russia nell’economia globale. Dopo il secondo attacco di droni simboleggeranno il fallimento della “operazione militare speciale” e le menzogne del regime del Cremlino che ha promesso e continua a promettere ai residenti di Mosca protezione completa.”
Precisando anche: “coloro che lavorano nelle torri di Moskva-City sono la classe privilegiata di funzionari governativi e uomini d’affari. Hanno visto con i propri occhi che le autorità russe non sono in grado e non possono proteggere nemmeno il loro gruppo sociale. Non ci sono difese aeree, allarmi antiaerei, rifugi antiaerei per loro. La Russia non è protetta. Tutto ciò che sta accadendo in Russia ea Mosca è una chiara conseguenza della guerra su vasta scala che la Russia conduce”.
Le autorità filorusse della regione ucraina di Donetsk dichiarano che continua l’aspra contesa per il controllo del villaggio di Staromaiorske. Secondo Denis Pushilin, governatore ad interim imposto da Mosca, l’esercito ucraino sta subendo pesanti perdite nell’area, pur continuando a inviare rinforzi.
Kiev in precedenza ha annunciato la riconquista del villaggio, notizia però smentita dai russi, che parlano di continui passaggi di controllo del territorio. Staromaiorske si trova nel sud-ovest di Donetsk, regione annessa unilateralmente dalla Russia nel 2022.
È evidente come, nonostante la controffensiva ucraina, in Donbass continuino aspri combattimenti per il controllo di centri strategici. Mosca cerca di mantenere le posizioni conquistate, ma l’esercito di Kiev avanza gradualmente.
Dopo il golpe militare in Niger, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak punta il dito contro la Russia, accusandola di essere dietro al colpo di stato.
Secondo Podolyak si tratterebbe di “una tattica russa standard” ovvero distogliere l’attenzione e nel contempo espandere il conflitto in altre aree.
Le dichiarazioni giungono mentre crescono le tensioni tra Kiev e Varsavia, dopo commenti definiti “inaccettabili” da parte del consigliere per la politica estera polacco Przydacz, che avrebbe parlato di ingratitudine ucraina per l’aiuto ricevuto.
Kiev sembra voler quindi riequilibrare i rapporti con l’alleato polacco, respingendo presunte interferenze russe anche in Africa, nel quadro di una più ampia strategia di destabilizzazione portata avanti da Mosca.
Melinda Simmons, ambasciatrice del Regno Unito a Kiev, ha riferito tramite un tweet che nella capitale ucraina si sono già verificate tre allerte antiaeree nella sola giornata di oggi. Nonostante la minaccia dei raid aerei russi, la popolazione sembra non essere intimidita.
Come racconta l’ambasciatrice, di fronte alle sirene la vita continua: “la gente estrae i cellulari e prosegue le proprie attività nei rifugi sotterranei.” Un segnale di resilienza e determinazione da parte degli ucraini, ormai abituati agli allarmi dopo mesi di guerra.
Parole che testimoniano l’impegno britannico al fianco di Kiev e la volontà di documentare la realtà vissuta dai cittadini, tra le difficoltà di un conflitto che non accenna a cessare. Nonostante la minaccia dei raid aerei russi, la popolazione sembra non essere intimidita.
Parole che testimoniano l’impegno britannico al fianco di Kiev e la volontà di documentare la realtà vissuta dai cittadini, tra le difficoltà di un conflitto che non accenna a cessare.
L’Ucraina accelera sull’attuazione della “Formula di pace” e si prepara al vertice globale per la pace di quest’anno. Lo ha dichiarato Andriy Yermak, capo di gabinetto del presidente Zelensky.
Yermak ha affermato che Kiev sta lavorando per coinvolgere il più ampio numero di leader dei principali paesi del Sud del mondo. Inoltre è stato concordato con il consigliere del premier indiano di proseguire il dialogo, anche nel contesto della presidenza indiana G20.
L’Ucraina sembra dunque voler intensificare gli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra, puntando a ottenere sostegno da paesi extra-europei e dialogando con potenze non allineate come l’India. Un tentativo di Kiev di trovare una via negoziale, nonostante la prosecuzione dei combattimenti.
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