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Alta tensione a Taiwan: “La Cina ha simulato attacchi contro l’isola”

L’accusa arriva dal ministero della Difesa, secondo il quale sarebbero stati rilevati diversi caccia cinesi nella zona dello Stretto. 

Jet Taiwan – Nanopress.it

Dure critiche sono giunte anche dalla Corea del Nord, che ha accusato la Pelosi di minare la pace internazionale.

Alta tensione a Taiwan: l’accusa di simulazione

La Cina ha simulato gli attacchi contro Taiwan”. A sostenerlo è il ministro della Difesa di Taipei, secondo il quale sarebbero stati rilevati diversi caccia dell’Esercito popolare di liberazione cinese nella zona dello Stretto. 

Alcuni di questi caccia avrebbero attraversato la linea mediana, simulando un attacco.

Dal canto suo, Taiwan ha spiegato che le esercitazioni militari cinesi sono state viste come una messinscena di attacco all’isola della capitale Taipei, poiché il superamento dello Stretto è apparsa come una perpetrata volontà di dimostrare la propria forza.

L’esercito di Taiwan ha risposto inviando pattuglie aeree e navi militari, come ha spiegato il ministro della difesa.

Le accuse di Trump

Come è ormai ben noto, le esercitazioni cinesi, partite tre giorni fa, sono la risposta alla visita della speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, la più importante figura istituzionale a far visita all’isola negli ultimi 25 anni.

Mentre Stati Uniti e Taiwan hanno definito la visita un modo per dimostrare il sostegno a quest’ultima, il governo cinese l’ha interpretata come una violazione degli accordi presi dagli Stati Uniti nei confronti di Pechino, vedendola come una sorta di incoraggiamento al fronte indipendentista dell’isola.

I comunisti considerano Taiwan parte della Cina, per la cui riunificazione è possibile fare ricorso anche alla forza, qualora fosse necessario.

L’esercito taiwanese ha fatto sapere di aver rilevato la presenza di 4 piccoli aerei, senza pilota, al largo delle coste. I piccoli aerei avrebbero sorvolato Kinmen, il gruppo di isole amministrate da Taiwan, Lieyu e l’isolotto di Beiding.

L’esercito cinese ha quindi esploso dei razzi per rimandare indietro i droni.

Le critiche a Nancy Pelosi

A scatenare le tensioni anche da parte della Corea del Nord la recente visita della speaker della Camera statunitense, Nancy Pelosi, che si è recata nella zona del Dmz.

La Corea del Nord ha accusato la Pelosi di minare la pace internazionale. Dopo la visita dell’ex presidente americano Donald Trump, che nel 2019 incontrò il leader nordcoreano Kim Jong Un, la Pelosi è stata la più alta autorità statunitense a visitare l’area.

Nancy Pelosi – Nanopress.it

In merito alla sua visita, il viceministro degli Esteri Xie Feng ha parlato di «grave provocazione e di una violazione del principio della Unica Cina».

La Pelosi aveva parlato del suo arrivo sull’isola come una dimostrazione di sostegno alle democrazie minacciate dagli autocrati.

Le antiche tensioni tra Cina e Taiwan

La visita di Nancy Pelosi è stata soltanto la scintilla di un fuoco acceso – e mai spento – che arde da decenni.

È nel 1600 infatti che iniziano le mire cinesi su Taiwan, quando l’impero cinese riuscì ad annettere Taiwan, fino ad allora governato dal popolo indigeno.

Nel 1895 la Cina fu costretta alla cessione dell’isola di Taiwan a Tokio, per via della sconfitta nel conflitto sino-giapponese.

A rendere ancor più difficile la situazione, c’è stata poi la guerra civile con Mao Zedong, che con l’esercito comunista sconfigge i rivali nazionalisti, che si alleano con gli Usa.

Pechino, dal canto suo, ha tentato di annettere l’isola al Repubblica Popolare Cinese, ponendosi come termine il 2049.

I taiwanesi invece non si sentono parte del governo cinese.

Ma da dove nasce l’interesse della Cina per Taiwan? L’isola detiene il 92% della capacità produttiva di semiconduttori avanzati. Non solo, nell’isola si registra il 40% del commercio mondiale, per via della posizione geografica.

La conquista di Taiwan significherebbe per la Cina un maggiore controllo sull’Oceano Pacifico, consentendo in questo modo di allontanare gli ospiti statunitensi dalle coste.

 

Filomena Indaco

Classe 1983, divoratrice di libri e di parole, giornalista pubblicista. Sono la Direttrice Responsabile di NanoPress.it

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