La relazione tra Cina, Corea del Sud e Taiwan è complicata e influenzata da numerosi fattori come la storia, la geopolitica, l’economia e la sicurezza regionale. Notoriamente Seul è appoggiato dagli Stati Uniti e questo per potersi difendere, anche, dalla crescente minaccia proveniente dalla Corea del Nord e, ora, le autorità sudcoreane hanno affrontato pubblicamente il discorso inerente Taiwan e sulla sicurezza globale messa a rischio, a loro avviso, dalla tensione attuale tra Pechino e Taipei. Questo ha scatenato una dura reazione cinese ma inaspettatamente è stato convocato l’ambasciatoreb cinese a Seul.
Le alleanze che sono scaturite anche dal conflitto in Ucraina hanno generato un meccanismo complicato che si è andato a riflettere anche nelle altre questioni territoriali della regione asiatica, dopo aver avuto la possibilità di osservare le dinamiche belliche in atto in territorio ucraino. Cina e Russia offrono attualmente una sorta di protezione alla Corea del Nord, che vede schierato invece Seul e Washington. La tensione che si sta creando è molto simile e vede contrasti territoriali simili, e il timore globale è che esplodere un conflitto su più fronti dato il nervosismo attuale.
Per quanto riguarda la Cina e la Corea del Sud, sono paesi che hanno una relazione economica molto stretta. Pechino è il principale partner commerciale della Corea del Sud, e molte aziende sudcoreane hanno investito in Cina, in particolare nel settore manifatturiero. Tuttavia, la tensione politica tra i due paesi è aumentata negli ultimi anni a causa della questione della Corea del Nord e dell’installazione del sistema di difesa antimissilistico THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) dalla Corea del Sud con l’appoggio degli Stati Uniti, che la Cina ritiene minacci la sua sicurezza.
Per quanto riguarda il rapporto tra la Cina e Taiwan, la situazione è molto più delicata. La Cina rivendica la sovranità su Taiwan, considerandolo una provincia cinese, mentre Taipei si considera uno stato sovrano indipendente. Le tensioni politiche tra i due paesi sono aumentate soprattutto dopo l’elezione alla presidenza di Taiwan di Tsai Ing-wen, che ha una visione più indipendentista rispetto al predecessore Ma Ying-jeou.
La Cina ha intensificato le pressioni su Taiwan, ad esempio aumentando le esercitazioni militari vicino all’isola e lavorando per isolare il paese a livello internazionale.
In sintesi, i rapporti tra Cina, Corea del Sud e Taiwan sono caratterizzati da relazioni molto complesse e corrono il rischio di diventare sempre più tesi, soprattutto a causa delle tensioni politiche regionali e internazionali e della crescente concorrenza economica.
Il presidente sud-coreano ha dichiarato che la Cina dovrebbe smettere di considerare l’isola di Taiwan come parte del proprio territorio, poiché tale comportamento minaccia la pace e la stabilità nella regione. Ha anche ribadito l’impegno del suo paese nei confronti della democraziae della pace, ritenendo che in questi valori sia possibile trovare una soluzione duratura ai conflitti nella regione. La Corea del Sud ha provato a essere un mediatore neutrale tra Cina e Stati Uniti, ma le recenti tensioni hanno reso ancora più difficile tale ruolo. Gli esperti temono che le tensioni possano continuare a crescere e portare a un aumento delle attività militari nella regione, con potenziali conseguenze catastrofiche. É importante che i paesi coinvolti trovino un modo per risolvere pacificamente le loro divergenze e lavorare insieme per promuovere la pace e la stabilità nella regione.
Pechino ha espresso la sua forte opposizione alle dichiarazioni del presidente sudcoreano e ha definito le sue affermazioni come interferenze in questioni interne della Cina e Taiwan, che minacciano la sicurezza nazionale cinese e la pace regionale. Inoltre, Pechino ha accusato il presidente Yoon di seguire una linea politica sbagliata e di mettere a rischio le relazioni tra Cina e Corea del Sud.
Tutto ciò per il presidente sudcoreano ha riferito durante un’intervista: ”La questione di Taiwan non è semplicemente una questione tra Cina e Taiwan ma, come la questione della Corea del Nord, è una questione globale“.
Ma Yoon ha anche precisato che: “Risaputo che la natura della questione della penisola coreana e della questione di Taiwan è completamente diversa” e le due questioni “non sono affatto paragonabili” dato che la Corea del Sud e del Nord sono stati indipendenti e sovrani”.
Le autorità cinesi hanno reagito infastidendosi e replicando che: “Le questioni interne non dovrebbero essere discusse da altri”.
Wang Wenbin ha dichiarato inoltre che la Cina si oppone a qualsiasi forma di interferenza esterna negliaffari relativi a Taiwan, e che il Paese adotterà tutte le misure necessarie per proteggere la sua sovranità e integrità territoriale. Ha inoltre invitato la comunità internazionale a rispettare questa posizione e a non interferire negli affari interni cinesi riguardanti Taiwan.
Il portavoce ha ribadito che la Cina è contraria ad ogni forma di indipendenza di Taiwan, e che non accetterà alcun tentativo di separazione dell’isola dal territorio cinese. Allo stesso tempo, ha sottolineato la volontà della Cina di ristabilire i rapporti con Taiwan attraverso il principio di “una sola Cina“.
In definitiva, il governo cinese sostiene che la questione di Taiwan è esclusivamente una faccenda interna cinese e che nessun altro Paese ha il diritto di interferire..
Wenbin ha inoltre ribadito che la politica cinese verso Taiwan è coerente e costante, ovvero persegue la soluzione pacifica della questione taiwanese, il rafforzamento degli scambi e della cooperazione tra le due parti dello Stretto di Taiwan e il miglioramento del benessere dei connazionali taiwanesi attraverso la promozione di rapporti più amichevoli e pragmatici sono gli obiettivi che la Cina si pone.
Tuttavia, la Cina è pronta a perseguire qualsiasi mezzo necessario per difendere la sua sovranità e integrità territoriale, nonché per prevenire la secessione di Taiwan. La comunità internazionale dovrebbe rispettare questa posizione della Cina e lavorare insieme per mantenere la pace e la stabilità nello Stretto.
Seul però non ha gradito la replica di Pechino e ha deciso di attuare, oltre al semplice scambio dialettico, un’azione concreta.
Le autorità di Taiwan hanno deciso di convocare ufficialmente l’ambasciatore cinese a Taipei e, pertanto, il funzionario Xing Haiming dovrà recarsi presso le autorità sudcoreane per confrontarsi in merito alle parole della Cina che secondo i vertici di Taiwan possono minare le dinamiche tra i due paesi.
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