L’americana divenuta famosa per essere stata indagata nell’ambito dell’omicidio di Meredith Kercher, è di nuovo incinta.
Dopo aver dato alla luce una bambina nel 2022, avuta dal marito Christopher Robinson, la donna sta sfoggiando in questi giorni un bel pancione. È stata lei stessa a dare la notizia pubblicando una foto su Instagram e quando un follower gli ha chiesto se fosse un ricordo nostalgico del passato o un nuovo arrivo, lei ha cancellato tutti i dubbi rispondendo “Nuovo!”.
Diventata famosa per un fatto di cronaca nera che ancora tutti abbiamo a mente, l’omicidio di Meredith Kercher nel 2007, oggi Amanda Knox sta cambiando vita e cerca di dissociare quell’immagine brutta che l’opinione pubblica si era fatta di lei e di condurre una vita normale.
Nella foto che ha pubblicato, Amanda arriccia il naso in un buffo sorriso mentre ha una bottiglia in mano e siede su una panchina pubblica in un parco per bambini. Il suo intento è quello di dire a tutti quanto è felice per l’arrivo – di nuovo – della cicogna a solo un anno di distanza o poco più dal primo parto.
Il post arriva a conferma delle voci che circolavano da tempo in rete, o meglio da quando aveva condiviso un post in cui balla insieme al marito e appare serena, spensierata e lontana da quell’Amanda su cui aleggiava il terribile sospetto del coinvolgimento in uno dei peggiori delitti della storia contemporanea.
In quel post di alcuni giorni fa una follower intuì che c’erano belle notizie in arrivo e infatti commentò: “È un annuncio dell’arrivo di un secondo bambino? In ogni caso tanti auguri, sarà fortunato”. Amanda ha risposto dicendo che in realtà è già all’ottavo mese.
Lei che aveva annunciato di voler raccontare la sua vita in una miniserie, avrebbe volentieri evitato anni fa di essere sempre sulle prime pagine dei giornali mentre invece adesso lo fa con piacere perché ha molto di meglio da mostrare: una nuova vita, una famiglia, una serenità acquisita con sacrifici ma il suo nome purtroppo rimarrà sempre legato a quello dell’amica morta in circostanze sospette e terribili.
Era il 2007 quando Amanda Knox venne coinvolta nelle indagini per l’omicidio dell’amica Meredith, avvenuto a Perugia.
Per questo delitto si è sempre proclamata innocente ma venne assolta solo dopo un percorso giudiziario lungo, che la portò anche a scontare alcuni mesi in carcere.
Questo caso è conosciuto anche come il delitto di Perugia, precisamente venne compiuto il primo novembre nell’abitazione che le due studentesse condividevano in via della Pergola, con altre due ragazze italiane. La vittima stava seguendo un progetto Erasmus presso l’università della città umbra.
Meredith venne trovata morta in casa, in un momento in cui non c’era nessun altro a parte lei quindi non si hanno testimoni oculari di quel delitto. Alla giovane statunitense era stata tagliata la gola e, come confermerà l’esame autoptico, morì per un’emorragia a seguito di questa ferita. Per il delitto è stato condannato Rudy Guede e inizialmente, per concorso anche Amanda Knox e l’allora fidanzato Raffaele Sollecito ma poi questi ultimi furono scagionati. La Knox però scontò 3 anni di carcere per aver accusato Patrick Lumumba – gestore del bar dove lavorava come cameriera – mentre questo risultò estraneo ai fatti.
L’omicidio della studentessa 22enne ebbe una grande risonanza negli Usa ma è considerato anche uno dei più famosi gialli italiani.
Secondo la ricostruzione ufficiale delle forze dell’ordine, la giovane è stata sgozzata durante un’aggressione sessuale messa in atto da più individui. Le tracce biologiche più significative sembrano inizialmente essere quelle dei due fidanzati ma poi vengono scagionati e nel frattempo viene confermato l’ivoriano Rudy Guede come autore dell’omicidio.
Amanda torna in America, dove sulla sua famiglia ormai c’è l’ombra di questo delitto nonostante ci siano poi fervidi sostenitori dell’innocenza della giovane, come Trump che finanzia addirittura la sua difesa.
Oggi quella che vediamo nei post è una donna sorridente che si è lasciata alle spalle quella storia dolorosa ma che in cuor suo di certo non dimenticherà mai l’amica di studio e di serate spensierate.
In occasione proprio del decennale dell’assoluzione per il delitto di Meredith, Amanda si è raccontata l’anno scorso al New York Times, annunciando fra l’altro anche la nascita delle primogenita avvenuta alcuni mesi prima ma tenuta nascosta per paura dell’assalto dei paparazzi.
Lei che per anni è stata costretta a fuggire dai giornalisti, ora riesce ad aprirsi, sebbene con fatica, alle domande. La prima bambina della coppia si chiama Eureka Muse ed è nata a Seattle, dove Amanda vive con il marito Christopher.
Nell’intervista, che risale all’ottobre scorso, la statunitense ha spiegato che stava valutando alcuni progetti però sembra che tutti siano solo interessati alla nota vicenda giudiziaria che l’ha coinvolta mentre lei stessa ha detto di aver confessato spesso al marito di voler vivere in un posto dove non è costretta a rivivere continuamente la peggiore esperienza della sua vita per poter pagare il mutuo. Ecco quindi la scelta di Seattle nonostante alcuni progetti che aveva in mente riguardano l’Italia: è qui che è nata ed è questo l’unico posto che non la vede ancora, dopo tanti anni, come una criminale.
Qui vuole crescere i suoi figli e noi non possiamo che essere felici per lei, così come lo sono i suoi fan che le dimostrano affetto quotidianamente sui social.
Forse ci sono tante cose ancora all’oscuro di quel giallo ma con la giustizia italiana l’ex studentessa ha pareggiato i conti e merita serenità perché di accanimento mediatico ce n’è stato fin troppo nella sua vita. Pian piano si lascerà alle spalle quello che è successo ma come lei stessa ha detto, quel trauma non scomparirà mai del tutto dalla sua mente, si augura solo che la sua vita possa andare avanti libera dai pregiudizi.
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