Amanda Knox, nota alla cronaca nera per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nel 2007 a Perugia, risponde a una giornalista americana che ha criticato il suo soggiorno da studentessa in Italia. Il suo tweet fa discutere.
Si è sentita probabilmente presa in causa Amanda Knox leggendo l’articolo pubblicato su Insider, magazine statunitense molto noto, dalla giornalista Stacia Datskovska che ha raccontato la sua esperienza da studentessa a Firenze.
Amanda Knox, nota alla cronaca nera del nostro Paese per essere stata condannata e poi assolta per l’omicidio di Meredith Kercher, ha detto la sua creando non poche polemiche sul web.
La giornalista americana Stacia Datskovska ha scritto un lungo articolo sul magazine Insider, dove si è lamentata della sua esperienza di studio a Firenze, un periodo non proprio positivo per lei.
Nel pezzo si legge che i sei mesi di studio in Italia sono stati un incubo, in quanto condivideva casa con sette persone, ha trascorso molto tempo a lavorare mentre studiava e non le è piaciuto particolarmente il fatto che molti studenti viaggiassero nel weekend.
Inoltre, Stacia Datskovska non ha parlato benissimo dei fiorentini, secondo lei maleducati e ostili con gli stranieri.
Leggendo questo articolo, a quanto pare Amanda Knox, nota a tutto il Paese per l’omicidio di Meredith Kercher, un caso diventato mediatico nel 2007, ha voluto rispondere dicendo la sua.
“Ma cosa dici? Studiare all’estero è fantastico”, così risponde Amanda Knox provocando una sfilza di commenti indignati per il suo commento, che sembra quasi ironico visto quello che è accaduto a lei proprio mentre era a Perugia proprio come studente straniera.
Molti hanno ritenuto il tweet terrificante, ricordando la tragica vicenda che l’ha vista protagonista insieme a Raffaele Sollecito, entrambi condannati e poi dopo anni assolti per la morte di Meredith.
Amanda Knox negli ultimi anni si è fatta conoscere per le sue allusioni ironiche alla tragedia che ha colpito Meredith Kercher, infatti risulta per l’opinione pubblica una figura un po’ controversa.
Meredith Kercher era una studentessa inglese che, nel 2007, si trovava a Perugia in Erasmus.
A novembre di quell’anno, la giovane viene trovata morta, uccisa con 47 coltellate nella casa dove viveva insieme alla coinquilina, Amanda.
Fu proprio lei, insieme a Raffaele Sollecito, a fare la segnalazione alla polizia del corpo ritrovato inerme, ma con l’incalzare delle indagini furono proprio loro ad essere i primi sospettati.
Dopo interrogatori e sopralluoghi sulla scena del crimine, viene ritrovato il DNA di Rudy Guede, un amico di Meredith scappato in Germania subito dopo l’omicidio.
Lui verrà condannato a 16 anni di carcere nel 2011, mentre Amanda e Raffaele sono stati condannati in primo grado il 5 dicembre 2009, dopo che l’omicidio di Meredith divenne un vero e proprio caso mediatico.
Dopo anni di ricorsi, vicende giudiziarie intricate e complesse, Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati poi dichiarati innocenti, ma restano ancora molti dubbi sulla vicenda.
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