Nel 2016, un terribile terremoto ha afflitto la cittadina di Amatrice, nel Lazio, dove crollarono diversi palazzi e case. Per il crollo di una di questi, in particolare, erano imputate diverse autorità dell’epoca, tra cui l’ex sindaco, oggi assolto da tutte le accuse.
Il 24 agosto 2016 un sisma tragico ha colpito le zone di Amatrice e Accumoli, nel Lazio, provocando numerosi danni a cose e persone. Ancora oggi, le cittadine cercando di rialzarsi dal disastro e sono ancora aperti diversi processi.
Tra questi, quello che coinvolge l’ex sindaco Sergio Pirozzi, attuale consigliere regionale della Lega. Oggi, il giudice lo ha assolto da tutte le accuse. Ecco nello specifico di cosa stiamo parlando.
Il tribunale di Rieti questa mattina ha assolto l’ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, coinvolto in un processo per il crollo di una palazzina a causa del sisma del 2016.
L’attuale consigliere regionale della Lega, infatti, è stato assolto dal giudice perché “il fatto non sussiste”, ovvero l’accusa di disastro colposo e omicidio colposo plurimo (7 persone) per il crollo di una palazzina in piazza Augusto Sagnotti.
Con lui, sono stati assolti anche altri imputati nello stesso processo, ovvero Ivo Carloni, Giovanni Conti, Maurizio Scacchi, Valerio Lucarelli e Gianfranco Salvatore.
Il PM Lorenzo Francia aveva chiesto sei anni di reclusione per Carloni, cinque per Lucarelli e Conti, funzionari del Genio civile, assoluzione per l’ex sindaco e per Scacchi.
L’avvocato di Pirozzi ha commentato l’esito del processo, dicendo che dopo quattro anni e mezzo finalmente la giustizia è giunta, soprattutto per Pirozzi che ha fatto tanto, secondo le sue parole, per la comunità di Amatrice.
Di contro, l’avvocato della parte civile al processo non è soddisfatto dell’esito, affermando che le famiglie del vittime prenderanno atto della decisione, ma non con soddisfazione.
I processi vanno avanti, ma intanto la popolazione di Amatrice spera in una pronta ricostruzione di tutto ciò che, nel 2016, è stato distrutto.
Attese, burocrazia, scelte politiche e diverse vicende si sono susseguite in questi anni per la ricostruzione di Amatrice e di Accumoli, colpite duramente dal terremoto sei anni fa.
Ora, dopo 300 vite perse e numerose famiglie spezzate, sembra che i cantieri siano finalmente in movimento, e che Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto possano sperare di ritornare presto alla vita normale.
Dimenticare è, di certo, impossibile, ma oggi una luce di speranza sembra più viva di qualche anno fa.
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