Sono passati sei anni dalla scossa di terremoto che ha sconvolto il Centro Italia: il terremoto che si è abbattuto su Amatrice, nel Lazio, e su molti comuni limitrofi. Ecco come le cittadine ricordano questo giorno.
Il 24 agosto 2016, un orribile terremoto ha colpito la zona di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, un avvenimento che a sei anni da quel giorno ancora fa discutere e che i cittadini ricordano come se fosse ieri.
Tantissime le vittime, ricordate ogni giorno, e tante le cose ancora da risolvere che i cittadini reclamano ancora a gran voce. Ecco com’è la situazione dopo sei anni dalla tragedia.
Erano le 3:36 di notte del 24 agosto 2016, una tranquilla nottata fino a quando la terra ha cominciato a muoversi violentemente ad Accumoli, un paese in provincia di Rieti.
Un terremoto di magnitudo 6.0, che ha incluso l’intera area adiacente, come la città di Amatrice e Arquata del Tronto, causando dei danni irreparabili.
Una notte di paura e terrore, che tenne sveglio metà del nostro Paese, visto che la scossa venne avvertita anche in numerosi comuni, almeno 140, tra cui Teramo, Perugia e Viterbo.
Il terremoto, che oggi “compie” sei anni, fu avvertito in numerosi comuni e portò con sé tantissimi danni e non solo: furono ben 299 le vittime di questa tragedia, 388 feriti e 41mila sfollati.
Furono lunghissimi i giorni di soccorso che si sono susseguiti dopo quella bruttissima notte: vigili del fuoco, protezione civile, esercito e ancora tantissime forze dell’ordine si sono avvicendate per aiutare i cittadini coinvolti, per trovare rifugio e alloggio a chi una casa non l’aveva più.
Oggi è lutto nazionale e alle 11:00 si terranno le commemorazioni in ricordo delle vittime del terremoto, ad Amatrice.
Dopo sei anni, la situazione di ricostruzione di quei comuni che sono stati devastati dal terremoto è entrata in una fase avanzata: infatti, sono 10mila i cantieri di edilizia privata che sono stati aperti in questi anni.
Sono 365 le opere di ricostruzione che sono terminate ad oggi, nel 2022, ma altrettante sono ancora da completare.
Purtroppo, però, i ritardi che sono stati accumulati nella ricostruzione, soprattutto di Amatrice che è stato il comune che ha riportato più danni, hanno generato un grande scontento tra i cittadini.
Un processo lento, che ricorda quasi ciò che successe al L’Aquila, che spaventa i cittadini che si ritrovano ormai da 6 anni a vivere in cittadine fantasma, che hanno solo voglia di tornare a vivere.
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