Anche Amazon Italia ragiona sui possibili tagli al personale. Lo rende noto l’azienda, che prende tempo, e prepara la riorganizzazione a causa delle crisi economica.
Anche i colossi dell’ecommerce sentono la crisi, e dopo i tanti anni di assunzioni adesso Amazon è pronto a una riorganizzazione delle posizioni interne. Se negli Stati Uniti sarebbero vicini al perdere il proprio posto di lavoro ben 10.000 persone, anche in Italia potrebbe esserci un grosso taglio al personale. “Determinati ruoli non sono più necessari“.
Intervenuta recentemente all’Ansa, uno dei vertici di Amazon Italia Mariangela Marseglia ha chiarito che è in corso al momento anche nel nostro Paese un processo di verifica generale, dettato dalla crisi, per far fronte al “nuovo contesto economico”.
La vicepresidente e country manager delle sedi italiane e spagnole prende tempo, e per indorare la pillola ha voluto a sottolineare che negli ultimi anni sono state tantissime le assunzioni, ma che le verifiche generali potrebbero portare – e sfociare – a degli “aggiustamenti”.
Dunque anche se mai pronunciata la parola licenziamenti, pare che anche per il 2023 la possibilità di perdere il posto di lavoro possa essere concreta. Del resto anche altre aziende dell’ecommerce in tutto il mondo, colossi dell’intrattenimento (Netflix per citarne uno) e non solo, stanno subendo le ripercussioni della recente crisi economica mondiale – tra covid, conflitto in Ucraina e inflazione.
Anche Andy Jassy ha parlato di “situazione difficile dopo le rapide assunzioni degli ultimi anni”, anche se non specifica tempi e cifre relative ai licenziamenti nel suo recente intervento.
L’amministratore delegato di Amazon in questi giorni ha comunicato tramite una nota interna all’azienda che continueranno i licenziamenti anche nel 2023. Nelle ultime settimane indiscrezioni dagli Stati Uniti avevano parlato di circa 10.000 persone a rischio licenziamento, una cifra che rappresenta l’1% di tutti i posti di lavoro.
L’azienda fa sapere che alcuni team necessitano di riorganizzazione, e che in questo caso “Determinati ruoli non sono purtroppo più necessari, dato l’attuale contesto macroeconomico, e considerando la rapida crescita in termini di assunzioni che abbiamo vissuto per diversi anni“.
Una decisione che non verrò presa alla leggera, chiarisce Amazon, ma che nonostante tutto pare non abbia ancora comunicato date ufficiali o effettivi numeri riguardante i tagli al personale, ma che lascia trapelare la sensazione che si vada nella direzione di grossi tagli al personale sia negli Stati Uniti che in Europa.
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