Quella formata da Ambra Angiolini e Allegri, l’allenatore della Juventus, è una delle coppie più paparazzate d’Italia ma allo stesso tempo una delle più discrete, dato che i due (per fortuna) non sono soliti concedersi a giornalisti e curiosi, preferendo vivere la loro bella storia d’amore al riparo dal chiacchiericcio mediatico. Solo di recente Ambra ha squarciato leggermente questa sorta di ‘cortina fumogena’ raccontando, senza peraltro sbottonarsi troppo, qualche particolare sul rapporto con il suo nuovo compagno.
‘Due anni fa il mio cuore ha smesso di battere per una persona gigantesca come Francesco Renga’, ha dichiarato infatti Ambra a Vanity Fair, ‘E poi è stato rianimato da un altro uomo, Max Allegri, che lo ha fatto con una dolcezza che non si può raccontare’. Certo che a vedere la grinta con cui Allegri guida dalla panchina la sua Juventus non verrebbe da definirlo un ‘uomo dolce’, ma evidentemente il tecnico livornese sa camuffare bene la sua vera personalità.
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Ambra: ‘Max Allegri è l’unico che sia stato capace di abbracciarmi senza stringermi’
Ambra Angiolini e Allegri si sono conosciuti scrivendosi, come ha sorprendentemente rivelato l’attrice, e solo successivamente si sono incontrati: ‘Max è l’unico uomo nella vita che sia stato capace di abbracciarmi senza stringermi. È arrivato quello che non stavo cercando ma che era necessario trovassi, ed è talmente bello che non mi interessa che qualcuno capisca né che la cosa piaccia o dispiaccia. Per la prima volta mi interessa soltanto una cosa: sapere che tornerà da me. Sempre’.
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Ambra: ‘Non vado a vedere le partite della Juventus, Max sul lavoro è molto serio’
Sempre ma non subito dopo le partite della Juventus. Ambra ha raccontato infatti che Massimiliano Allegri necessita di ‘sbollire’ da solo le tensioni dei match, preferendo al massimo la compagnia di qualche amico: ‘Infatti non vado neanche allo stadio, è un po’ una cosa scaramantica, e il fatto di vivere a Brescia e non a Torino mi aiuta. Quando finisce la partita Max va a casa, va con i suoi amici, di solito si fa vivo dopo 48 ore. È un uomo molto serio sul lavoro, non vuole distrazioni di nessun tipo’.