Guerra tra ecologisti dentro l’associazione internazionale Amici della Terra: il movimento più massimalista e radicale ha deciso infatti di espellere dalla federazione il gruppo italiano, accusato di non essere allineato col nuovo corso, di divisione ideologica, addirittura intelligenza con il nemico. In poche parole l’associazione ritiene che gli italiani, che pure sull’inquinamento ed altre battaglie sono stati promotori di iniziative importanti a livello non solo nazionale, ma anche globale, non siano più in sintonia con la federazione, non condividendo la svolta ‘estremista’ della posizione ecologista. L’espulsione verrà formalizzata alla prossima assemblea biennale generale di Friends of the Earth, che si terrà dal 3 al 6 ottobre nello Sri Lanka.
Amici della Terra fa parte della federazione dal 1978, anzi possiamo dire che ha dato un contributo determinante alla sua fondazione e sviluppo, ma da una decina d’anni i rapporti sono a dir poco tesi, tanto che la colombiana Tatiana Roa Avendaño, a nome del Comitato esecutivo, ha chiesto l’espulsione dell’associazione italiana. La motivazione secondo Rosa Filippini, presidente di Adt, è che ‘non siamo allineati alla nuova ideologia del movimento, massimalista, antiamericana per principio, terzomondista e antisemita‘. Mentre la federazione internazionale tende a vedersi sempre più in antagonismo con il modello capitalista occidentale, l’associazione italiana non disdegna la collaborazione attiva anche con le imprese. Insomma un approccio più moderato, malvisto oggi che i 74 Paesi associati con Friends of the Earth rispetto al passato godono di minore autonomia decisionale, mentre ora è il comitato centrale a dettare la linea.
L’accusa lanciata contro Amici della Terra è quella di ‘non essere d’accordo con l’idea di giustizia ambientale‘, dove per giustizia ambientale si intende l’idea di fa pagare Occidente inquinatore i costi per i danni ambientali derivanti dalle sue politiche economiche e di sviluppo, con relative opacità rigurdanti i diritti umani e diritti collettivi, a scapito insomma dell’eguaglianza sociale. A sua volta il gruppo italiano accusa Friends of the Earth International di avere abbandonato l’approccio politico, culturale ed etico dei suoi fondatori, e ricorda fatte in più di 30 anni da Amici della Terra, contro le centrali nucleari, a favore della tutela delle foreste tropicali, e molte altre ancora. Tutto dimenticato dal comitato direttivo della federazione, in nome di una radicalizzazione della battaglia ecologista che non ammette deroghe ed arretramenti ideologici.
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