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Amici 17 è agli sgoccioli: lunedì 11 giugno in prima serata su Canale si disputerà la finale e sapremo chi si aggiudicherà il titolo di vincitore. Presto, dunque, calerà il sipario su un’edizione diversa rispetto alle altre, almeno nella parte del Serale. Il talent show di Maria De Filippi, infatti, si è scontrato con Milly Carlucci e per la prima volta ha perso la sfida del sabato sera. Un colpo basso per la regina degli ascolti, che ha sempre battuto la rivale. Almeno fino all’anno scorso. Cos’è cambiato?
Qualcosa è cambiato. Il Serale di Amici 2018 è stato pieno, pienissimo di elementi, da risultare, talvolta, troppi. Troppi giudici, troppi ospiti, troppe liti tra giudici che hanno, in parte, oscurato i veri protagonisti del programma: i ragazzi.
La prima metà della fase serale è stata costellata dai botta e risposta tra Heather Parisi e Simona Ventura, scontri non solo in diretta, ma anche a mezzo social che hanno spostato l’attenzione, offuscando la gara.
A questo si deve aggiungere il ritorno alle polemiche, capitanate da Alessandra Celentano, Ermal Meta e Heather Parisi, che hanno fatto pensare a un ritorno ai primi anni di Amici, quando Marco Carta urlava contro Grazia Di Michele.
Si potrebbe obiettare che il confronto tra alunni e professori è costruttivo ed è così, però la televisione è cambiata, le liti sono passate di moda (o forse, a questo punto, sono tornate?) e certi meccanismi sono ormai instillati nei telespettatori, quindi nei concorrenti.
Detto ciò, l’attenzione va spostata sul prodotto Amici, ancora oggi sinonimo di garanzia per chi arriva al Serale e costruisce, durante il percorso all’interno della Scuola, una fan base di tutto rispetto, preludio di un inizio di carriera una volta che sul programma scenderà il sipario.
Per quanto concerne gli ascolti, è vero che Amici ha perso contro Ballando con le Stelle, ma si è trattato di una puntata, un episodio isolato, sufficiente, però, per diventare quasi un caso. Questo perché Canale 5 ha sempre stracciato la concorrenza e la sfida dell’Auditel era data per vinta sin dall’inizio.
Invece ha perso. Capita. Di certo, non è una puntata a dare la cifra di una macchina produttiva quale quella del talent show defilippiano, piuttosto è lo Zeitgeist, lo spirito del tempo, a dare la misura del cambiamento.
Lo spettacolo in sé, lo show televisivo, il prodotto di intrattenimento, funziona: studio degno di un grande show, ospiti di tutto rispetto, attori, ballerini, cantanti, coreografi, conduttori, tutti al servizio di Maria De Filippi e del suo programma. Siparietti esilaranti, momenti commoventi, Lip Sync Battles riproposte in salsa italica che hanno fatto divertire pubblico e artisti.
Anni fa si è chiusa l’epoca dei reality show, riesumati con risultati qualitativi non eccelsi (leggere alla voce Grande Fratello 15) e forse anche il ciclo del talent puro sta per finire. Di certo, non l’intrattenimento, quello fatto bene, ragionato, studiato e innovato, anno dopo anno, per stare al passo con i tempi, sebbene veloci, velocissimi, spesso fin troppo. E Amici ne è un esempio tangibile.
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