“Un giorno memorabile” per l’America e un trionfo importante per Donald Trump a meno di una settimana dalle elezioni presidenziali. Questa notte, il Senato ha confermato, con 52 voti a 48, la nomina alla Corte Suprema di Amy Coney Barrett, il terzo giudice, su nove, scelto dall’attuale presidente USA.
La giudice conservatrice è stata scelta da The Donald a seguito della morte, lo scorso 18 settembre, di Ruth Bader Ginsburg, nominata da Bill Clinton ed entrata in carica nel 1993.
La conferma di Barrett alla Corte Suprema non è mai stata in dubbio, ma Trump ha sempre premuto sul Senato affinché si arrivasse ad una decisione in tempi brevi e, soprattutto, prima dell’Election Day. Durante il voto, l’unica repubblicana sfavorevole alla conferma di Amy Coney Barrett è stata la senatrice Susan Collins.
La giudice conservatrice è la prima nella storia moderna ad essere confermata senza il sostegno di entrambe le parti, quindi con una maggioranza ridotta.
Con l’elezione di Barrett la Corte Suprema è attualmente composta da una maggioranza di conservatori, che sono così diventati sei, e solo tre liberali.
Durante il giuramento, avvenuto nel corso della cerimonia alla Casa Bianca, Amy Coney Barrett ha affermato: “Farò il mio lavoro in modo in modo indipendente dalla politica e dalle mie preferenze. Io amo la Costituzione e la repubblica democratica che ha stabilito e mi dedicherò a preservarla. È un privilegio essere stata chiamata a servire il mio Paese”.
“Questo è un giorno storico per l’America” ha detto Donald Trump durante la cerimonia. “Saluto la prima mamma di bambini in età scolastica a diventare giudice alla Corte Suprema”. Barrett, infatti, è madre di 7 figli, di cui due adottati.
Amy Coney Barrett, nata nel 1972 a New Orleans, in Louisiana, ha svolto la pratica con due stelle del diritto americano: dal 1997 al 1998 come assistente del giudice Laurence Silberman, figura importante per il diritto e la politica degli USA, e dal 1998 al 1999 con il giudice Antonin Scalia. Scomparso nel 2016, il giurato è ancora oggi il più importante degli interpreti “originalisti” della Costituzione americana.
Anti-abortista, conservatrice e cattolica, nel 2013 ha dichiarato che “la vita inizia con il concepimento”. Pur non essendosi mai espressa a favore della totale abolizione del diritto all’aborto, ha però sottolineato la necessità di imporre restrizioni su quelli tardivi.
Come giudice d’appello, invece, ha sempre privilegiato la linea dura sull’immigrazione. Ha infatti appoggiato l’amministrazione Trump nel voler negare la green card a chi chiede assistenza pubblica.
Amy Coney Barrett è il terzo giudice della Corte Suprema scelto da Donald Trump. Prima di lui solo il presidente Ronald Regan è riuscito in questa impresa.
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